Venerdì 26 Aprile 2024

Scenario fantapolitico

Prima che sia troppo tardi proviamo a immaginare cosa potrebbe accadere, di qui a pochi mesi, in Italia, settima potenza economica del mondo. Primo scenario: dopo la scissione del Pd, posseduto dalla sua cieca ostinazione, Renzi rompe anche con Gentiloni, Orlando, Franceschini, Minniti e la Boschi (in dubbio Lotti) e corre al voto appena raffazzonata la legge elettorale che incontra meno ostacoli e più corrisponde alla demenziale sentenza della Corte Costituzionale, una legge iper proporzionale con modesto premio di maggioranza per il partito più votato. Che però non è il suo. Vince infatti il Movimento 5 Stelle, ma non ha una maggioranza autosufficiente, si forma dunque un governo di minoranza presieduto da Di Maio, con Di Battista agli esteri (ma non oltre il raccordo) e la Lombardi all’istruzione (ma non oltre le medie, per non far sfigurare la Fedeli). Il governo sopravvive grazie alle astensioni divergenti ora della Lega ora dello sciame dei partitini di sinistra a seconda che i provvedimenti riguardino l’immigrazione o il reddito di cittadinanza.

Un'ampia maggioranza si forma invece sulla riforma costituzionale che introduce il referendum propositivo senza limiti. Dopo un anno, a furor di popolo, l’Italia esce dall’euro e dalla Nato, blocca la Tav, dimezza le spese militari, liquida l’Eni e l’Enel e col ricavato compensa le perdite della decrescita felice e dei fallimenti bancari. Da quel momento le elezioni avverranno solo on line e sotto la vigilanza della Casaleggio&Associati con la consulenza di Trump e degli hakers russi. Stampa e tv saranno vigilate da un tribunale degli utenti e ai responsabili di notizie false e commenti tendenziosi verranno inflitte sanzioni pecuniarie severe. Nei casi più gravi – oltraggio alla dignità della rete – l’esproprio sarà comminato in automatico da un algoritmo.

Secondo scenario: nell’attesa dell’assoluzione della Corte europea, Berlusconi fonda con Bossi e Maroni il “Movimento del predellone”, candida Zaia primo ministro, Salvini presidente della Lombardia, la Meloni sindaco di Roma dopo le dimissioni della Raggi per eccesso di polizze. Duecento volti nuovi sotto i trent’anni, denominati “Amici” verranno selezionati da Maria De Filippi e assicureranno il necessario rinnovamento degli azzurri e dei verdi. Il programma del Predellone prevede l’introduzione di due monete sul modello cubano: la lira convertibile in euro e la lira non convertibile obbligatoria per i turisti, le piccole spese dei nativi e il gioco del monopoli. La guida dell’economia distinta in protezionismo, corporativismo, moneta e spesa corrente sarà affidata alla triade Tremonti, Borghi, Bagnai. La straripante vittoria elettorale sarà propiziata da due geniali innovazioni: il ministero dell’amore unificato con quello della salute, avrà come slogan “un’olgettina al giorno leva il medico d’attorno”; logo del ministero dei bambini sarà invece, “Dudù anche per tu, un cucciolo per i tuoi cuccioli”. 

E Renzi? Niente da fare, in entrambi gli scenari non supera il venti per cento. Voleva occupare il centro e la sinistra e tra due sedie, patapunfete! si è seduto per terra. Però non molla, anzi, tira dritto, si dice abbia in mente una nuova riforma, della Camera stavolta, la vuole abolire però è disposto anche a un compromesso, «Purché non sia elettiva – dice - possiamo metterci i consiglieri provinciali».