Giovedì 25 Aprile 2024

Caduta senza rete

LA VICENDA Alitalia racconta di un Paese in disarmo per molteplici e complesse cause.Tra le maggiori c’è una classe dirigente inadeguata, ma anche un popolo che diffida della politica e del sistema pubblico, ma appena sente odore di rischio ama rifugiarsi proprio sotto lo Stato. Questa è la morale che consegue all’esito del voto. Il ridimensionamento degli stipendi era concordato nella misura dell’8%, così come il numero degli esuberi si era fermato a 900, circa il 7% della forza lavoro. L’idea, mai espressa né dal Governo né dagli azionisti, che si potesse tornare sotto le coperte dello Stato, ha spostato l’ago della bilancia verso il no all’accordo che prevedeva oltre 2 miliardi di euro da banche e azionisti esteri, con alla guida del nuovo corso un manager, Gubitosi, il cui curriculum è eccellente. Il piano industriale era ancora in fase di aggiustamento, visto che il nuovo capo azienda Gubitosi avrebbe assunto la responsabilità operativa dopo l’accordo sindacale, ma a garantire l’impegno c’erano 2 miliardi di euro. Il settore del trasporto aereo negli ultimi 10 anni ha subito cambiamenti che hanno creato complesse difficoltà a tutti gli operatori. La situazione italiana è stata aggravata dall’insufficiente crescita del Pil, con effetti negativi sul traffico business. Adesso per fortuna non ci sarà alcun salvataggio di Stato ma per molti dipendenti si prospetta un futuro di disoccupazione, anche se alleggerito dalla cassa integrazione.