Giovedì 25 Aprile 2024

Caritas: "Aprire canali umanitari e rifiutare l'azione bellica"

E'n quanto chiede la Caritas e le altre sigle cattoliche che hano abbracciato la Campagna "Cibo per tutti. E' compito nostro", appoggiata anche da Papa Francesco

Migranti soccorsi (Ansa)

Migranti soccorsi (Ansa)

CdV, 23 aprile 2015  - "Una politica europea nuova ed originale sulle migrazioni con la costituzione di una agenzia europea per le migrazioni" e "l'attivazione urgente di un'azione europea per arrivare alla stabilizzazione della Libia, attraverso la formazione di un governo di unità nazionale" sono le uniche vie percorribili per evitare nuove tragedie del mare. Lo afferma una nota congiunta della Caritas Italiana, che fa capo alla Cei, e delle altre sigle cattoliche aderenti alla Campagna "Cibo per tutti. E' compito nostro", sponsorizzata da Papa Francesco. "Un'iniziativa militare, fosse anche mirata, porterebbe - spiegano Caritas e le altre sigle firmatarie - ad una escalation di violenza, oltre a non essere efficace per risolvere il problema; un intervento armato, fosse anche circoscritto, metterebbe a rischio i paesi europei della sponda mediterranea, inclusa l'Italia, per eventuali ritorsioni di ogni genere da parte di formazioni estremiste".

La richiesta di aprire canali umanitari e rifiutare qualunque azione bellica, precisa la nota, costituisce formalmente "un appello al Governo Italiano con richieste precise in vista della seduta del Consiglio Europeo". "Una pressione armata straniera impedirebbe alle numerose fazioni libiche sul campo qualsiasi forma di coesistenza con i migranti provenienti da Oriente e dall'Africa subsahariana", con la conseguenza tragica che "tali formazioni troverebbero più conveniente provvedere allo sterminio sistematico dei profughi piuttosto che provvedere al loro mantenimento", spiega la Caritas Italiana con le organizzazioni cofirmatarie, ricordando che "qualora venisse inviata una forza di 'peace keeping' essa potrebbe operare solo con il consenso di un governo locale nel rispetto del diritto internazionale". 

Secondo Caritas e le altre sigle cattoliche, "le centinaia di migliaia di profughi che premono alle frontiere dell'Europa, spinti da guerre e fame, che muoiono in mare per il proprio sogno di felicità, sono persone, nostri fratelli, nostro prossimo". "Tale valutazione - sottolineano - è in linea con il dettato costituzionale e con la Carta della Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo delle Nazioni Unite e risponde all'antropologia cristiana nella quale noi ci rispecchiamo". 

Ai partecipanti alla riunione straordinaria del Consiglio Europeo chiesta dal Governo italiano, viene ricordato dunque "il dovere in quanto rappresentanti di Stati che si dichiarano garanti dei diritti umani" di respingere la logica del "cio' che non vediamo non esiste", per la quale "centinaia di migliaia di persone muoiono e subiscono violenza in Eritrea, Somalia, Sudan, Etiopia, Repubblica centro africana, Mali, Sierra Leone, Nigeria; senza dimenticare le popolazioni che provengono dal versante medio orientale come la Siria". 

Sottoscrivono l'appello: Caritas Italiana, Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario, Azione Cattolica Italiana, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, Associazione Comunita' Papa Giovanni Xxiii, Associazione Italiana Maestri Cattolici, Banco Alimentare, Cinecircoli Giovanili Socioculturali, Centro Saveriano Animazione Missionaria/Centro Educazione Alla Mondialità, Centro Turistico Studentesco E Giovanile, Comunita' Di Vita Cristiana Italiana / Lega Missionaria Studenti, Fondazione Campagna Amica, Earthday Italia, Missio, Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani, Movimento Cristiano Lavoratori, Pax Christi Italia, Salesiani Per Il Sociale/Federazione Servizi Civili E Sociali-Centro Nazionale Opere Salesiane, Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Avsi, Centro Turistico Giovanile, Confederazione Cooperative Italiane, Federcasse, Federazione Scoutistica Italiana, Movimento Giovanile Salesiano, Movimento Rinascita Cristiana.