Venerdì 26 Aprile 2024

Effetto Brexit sulle Borse. Piazza Affari sprofonda

Tonfo della sterlina e il ministro dell'Economia britannico prova a rassicurare i mercati: "La nostra economia è forte". In due giorni bruciati circa mille miliardi di euro

Borse (AFP)

Borse (AFP)

Roma, 27 giugno 2016 - Si chiude con un altro tonfo la seconda seduta della Borsa nell'era post Brexit, in una giornata nervosa e volatile con la sterlina che va a picco. L'indice Eurostoxx 660 accusa un calo superiore al 4%. L'effetto è che in appena due giorni i mercati azionari del Vecchio Continente mandano in fumo circa mille miliardi di euro. Londra perde il 2,55%, Francoforte il 3,03%, Parigi il 2,97%. Peggio di tutti fa Milano il 3,94% con il l'Ftse Mib  che scivola a a 15.103 punti. Tiene il mercato di Madrid, che oggi elabora anche le elezioni nel Paese, cedendo l'1,62% (dall'inizio dell'anno la perdita è del 29,5%).

SPREAD - Poche oscillazioni per lo spread tra Btp e Bund tedesco: il differenziale chiude a 162 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro all'1,50%. In calo il differenziale tra Bonos e Bund a 156 punti (con un rendimento all'1,45%) grazie al quadro rassicurante uscito dalle urne (anche senza un vincitore) che lascia presagire a una coalizione di larghe intese. 

STERLINA A PICCO - Tonfo della sterlina, che dopo il tracollo del 10% di venerdì in cui ha toccato il minimo degli ultimi 31 anni, perde ancora terreno. La divisa britannica perde sia nel cambio con l'euro (1,1988) sia in quello con il dollaro (1,3165).

IL DISCORSO DI OSBORNE - E con il tentativo di rassicurare i mercati, il ministro dell'Economia britannico George Osborne ha tenuto in mattinata una breve conferenza stampa, la prima dopo l'esito del referendum. L'economia britannica "è forte nei suoi fondamentali: siamo altamente competitivi e siamo aperti agli affari". "In seguito alla decisione di giovedì, alcune aziende stanno continuando a sospendere le loro decisioni su investimenti e assunzioni", ha affermato il ministro dell'Economia di Londra, "come dissi prima del referendum, ci sarà un impatto sull'economia e le finanze pubbliche e sarà necessario agire per affrontarlo. Nessuno dubiti della nostra determinazione a mantenere la stabilità fiscale che abbiamo garantito a questo paese". E sull'uscita della Gran Bretagna ha precisato: "Andremo via dall'Ue quando saremo pronti".

MERCATI ASIATICI -  Positivi invece i mercati asiatici, con la Borsa di Tokyo che ha chiuso con un buon rimbalzo. Positiva anche la chiusura di Shanghai, in rialzo dell'1,45% a 2895,70. Guadagna anche Shenzhen, con l'indice Composite che segna guadagni per il 2,27%. Piatta Seul, con guadagni al di sotto del punto decimale, mentre Hong Kong lima le perdite, in calo dello 0,25% prima della chiusura. Perdite contenute anche per le piazze del sud-est asiatico, con Singapore a -0,08%.

PETROLIO - Il petrolio è ancora in calo sui mercati dopo il forte ribasso di venerdì. Il greggio Wti del Texas arretra attorno a quota 47 dollari al barile con un calo di 70 centesimi. Perde terreno anche il Brent a 48,34 dollari al barile.

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