Venerdì 26 Aprile 2024

Giustizia, Berlusconi ai suoi: "Siamo molto preoccupati per la riforma"

E sulle alleanze: le porte restano chiuse per tutti quelli che "ritengono ancora sia una posizione giusta stare al governo con la sinistra"

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

CIVITANOVA MARCHE (Macerata), 19 ottobre 2014 - Punta sulla giustizia, sulle alleanze e sui rapporti con la Russia di Putin, la telefonata che Berlusconi ha fatto ad una iniziativa di Forza Italia a Civitanova Marche. 

GIUSTIZIA - "Sappiamo di doverci molto, molto preoccupare perché i giustizialisti non possano prevalere con norme che limitino la nostra libertà", ha detto il leader di Forza Italia.

Berlusconi sogna di avere 'una maggioranza in grado di formare e sostenere un governo totalmente composto da nostri ministri. So che è una follia - dice - ma sono convinto si possa fare'. Ma 'questo 48-50% di elettori che non hanno votato alle Europee, e che arrivano a 24 milioni, possiamo arrivare a convincerli'. 

ALLEANZE - "Abbiamo aperto le porte a tutti quelli che vogliono tornare", spiega Berlusconi salutando il consigliere regionale delle Marche, Giacomo Bugaro, e gli altri colleghi consiglieri, passati da Ncd e Fi. "Siamo aperti a tutti coloro che hanno pensato fosse meglio andare da un'altra parte e cercare di formare un altro partito - ha aggiunto il Cavaliere - ma poi questo partito ha tradito le loro aspettative". Le porte, ha sottolineato però, "restano chiuse per tutti quelli che "ritengono ancora sia una posizione giusta stare al governo con la sinistra""Tonino D'Alì è tornato con noi e mi ha fatto un immenso piacere. L'ho abbracciato, siamo stati insieme un'intera serata ed è in squadra con tutti noi per questo grande traguardo che ci siamo dati". 

PARTNER - La Russia è un "partner strategico insostituibile, anche come nazione cristiana" contro la minaccia del terrorismo islamico. Così il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi intervenendo telefonicamente a una due giorni di formazione politica del partito a Civitanova.

DEMOCRAZIA - "La nostra situazione è tale che non si può più definire una democrazia. Siamo paralizzati da un assetto istituzionale che non si può cambiare dal 1948 e che rende ingovernabile il nostro paese", ha detto Berlusconi citando Mani pulite, e "altri tre colpi di Stato che abbiamo subito - ha detto - sul nostro corpo". "Siamo stati governati da tre governi consecutivi non eletti dai cittadini - ha continuato Silvio Berlusconi - e ora abbiamo un governo che si regge su una maggioranza che è stata ottenuta in modo non certo corretto". Alla Camera, ha ricordato l'ex premier, "ci sono 144 parlamentari dichiarati incostituzionali dalla stessa Corte Costituzionale e 32 senatori che erano stati eletti con noi con il mandato di contrastare la sinistra". "E' venuto il momento di reagire", ha concluso.

CICCHITTO RISPONDE - Duro l'attacco di Fabrizio Cicchitto alla chiusura di Berluscono a coloro che appoggiano il governo Renzi. "Al presidente Berlusconi - replica dopo l'intervento telefonico del leader di FI - diciamo che è meglio appoggiare un governo a viso aperto che sostenerlo sottobanco e nel contempo civettare con Salvini. Le due cose messe insieme sono il massimo della doppiezza".