Ecografia, foto dalla mostra
Modena, 14 giugno 2017 - Dopo una settimana in vetrina all'ingresso del day hospital del complesso ospedaliero di Baggiovara a Modena, si appresta a proseguire il viaggio attraverso le città d'Italia la mostra fotografica itinerante dal titolo Genitori si può, anche con la Sclerosi Multipla. Protagoniste cinque giovani coppie che hanno superato le titubanze, vinto qualche pregiudizio, e che hanno coronato il sogno di avere un figlio, anche a fronte di una diagnosi di malattia demielinizzante formulata nei riguardi di uno dei due partner. L'esposizione comprende una serie di istantanee, momenti di vita privata, che mostrano la quotidianità della coppia nei diversi momenti durante la gestazione e poi lo svezzamento.
Ideata dal Centro per la Sclerosi Multipla della Seconda Università di Napoli e supportata da Merck, l’iniziativa partita da Palermo ha toccato l'anno scorso i centri di Napoli, Torino, Cagliari, Milano, Monza e Bari. Obiettivo è informare e sensibilizzare chi soffre di questa patologia neurologica, circa 110.000 persone in Italia, soprattutto donne in età fertile, sulla possibilità di diventare genitore anche in presenza della malattia. Una scelta possibile, come confermano anche le evidenze scientifiche. Perché l’iniziativa possa essere di aiuto e supporto anche a chi non potrà recarsi a visitarla, storie, foto e video sono consultabili sul sito www.genitoriconsclerosimultipla.it da dove è possibile scaricare anche un libretto informativo che, partendo dalle esperienze di vita vissuta, risponde ai dubbi più frequenti con l'aiuto di specialisti in neurologia per le spiegazioni legate a questioni di carattere scientifico, genetico, farmacologico o per aspetti pratici.
Diversi specialisti hanno reso possibile questa iniziativa artistica educativa, specialisti del Centro regionale per la diagnosi e cura della sclerosi multipla del Cardarelli di Napoli, della Clinica Mangiagalli della Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano e ATM di Milano. Le foto del reportage in mostra sono di Isabella De Maddalena.