Giovedì 25 Aprile 2024

Divieto di utilizzo di animali vivi in feste e sagre: M5s vuole una legge

Paolo Bernini, portavoce parlamentare del Movimento, ha presentato una proposta di legge e diffidato dall'impiego di serpenti nella festa del Primo maggio di Cocullo (L'Aquila)

Un'immagine della festa di Cocullo

Un'immagine della festa di Cocullo

Roma, 29 aprile 2017 - Numerosi cittadini del Comune di Cocullo (AQ) tramite social e tramite mail, hanno contattato il portavoce parlamentare del Movimento cinque stelle On. Paolo Bernini per segnalare presunti maltrattamenti inflitti agli animali in occasione della celebre manifestazione de “La Festa dei Serpari” che ha luogo il 1º Maggio e in cui, serpenti appartenenti a diverse specie, vengono utilizzati senza il minimo rispetto delle esigenze proprie delle specie e “sventolati” al passaggio della Statua di San Domenico, oppure poggiati sulla suddetta statua fino a ricoprirla, senza alcuna possibilità di riparo, fuga, accesso all’acqua e al cibo. E' quanto riferisce una nota di Paolo Bernini. Tra l’altro, da numerosi filmati è possibile verificare che i serpenti mordono ripetutamente le mani di coloro che li detengono, nel tentativo di liberarsi, segno evidente del forte disagio. Sono sicuramente spaventati ed in cerca di una via di fuga, continua la nota.

"Per questo ho ritenuto opportuno diffidare tutte le autorità dall’uso dei serpenti per la festa dei Serpari del prossimo 1 Maggio, non soltanto per la tutela degli animali, ma anche per la salute e l’incolumità pubblica" dichiara il portavoce parlamentare del Movimento cinque stelle che aggiunge: Per questo ho presentato una proposta di legge: Divieto di utilizzo di animali appartenenti a qualunque specie, genere, razza nelle feste popolari, laiche o religiose. Crediamo, infatti, che sia giunto il momento di superare ogni forma di utilizzo degli animali laddove viene a mancare il rispetto dovuto loro e previsto anche dal nostro dettato normativo che riconosce agli animali lo status di esseri senzienti. Nessuna tradizione sia essa laica o religiosa può giustificare la sottoposizione di animali allo stress, alla paura, al disagio, all’orrore e alle inevitabili sofferenze. Come diceva Bernard Shaw “nel nome delle tradizioni si commettono i crimini più atroci”", sottolinea Bernini.

"Nessun Paese può definirsi civile se non è in grado di rispettare gli animali e di diffondere la cultura del corretto rapporto uomo-animali. Per questo, ritengo fondamentale che questa proposta di legge sia immediatamente discussa ed approvata, non solo perché non è possibile agire tramite ordinanze che hanno il carattere di contingibilità e di urgenza, ma perché si rende non più rimandabile un'azione in questo campo che mai nessuno prima ha inteso affrontare. Dobbiamo superare questo retaggio culturale del passato e di cui non andare fieri, nel rispetto della nuova visione culturale, etica e compassionevole che dobbiamo agli animali tutti", conclude Bernini. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]