Giovedì 25 Aprile 2024

Il sindaco si sveglia e decide: "Vietato ospitare in casa più di tre cani"

Immediata la polemica, il primo cittadino del comune in provincia di Nuoro (Siniscola), ha ritirato il provvedimento ma ha minacciato nuove iniziative contro gli animali colpevoli di "abbaiare troppo". Ha fissato addirittura un "tavolo tecnico" Lega nazionale per la difesa del cane tiene monitorata l'attività dell'amministrazione e invita tutti a una riflessione ponderata

Giochi tra cani (Foto L.Gallitto)

Giochi tra cani (Foto L.Gallitto)

Roma, 27 novembre 2015 - Il sindaco del comune sardo di Siniscola (Nuoro) ha emesso un provvedimento per proibire il possesso di più di tre cani per abitazione. Sommerso dalle proteste ha fatto marcia indietro ma promette di preparare un altro regolamento contro i quattro zampe rei, a suo dire, di disturbare la quiete. Lega nazionale per la difesa del cane - che riferisce dell'intera vicenda dai toni grotteschi - lo invita a riflettere attentamente prima di prendere iniziative prive di ogni buon senso.

Di tanto in tanto, quasi non avesse qualcosa di veramente importante da fare, qualche sindaco di punto in bianco se ne esce promulgando una penalizzante ordinanza ai danni dei cani. Questa volta è il turno del primo cittadino di Siniscola, Rocco Celentano, che, senza preoccuparsi della decisione n.7387/2010 del Consiglio di Stato (il Comune non può decidere il numero di animali da detenere se le condizioni igienico sanitarie sono adeguate) ha emanato un’ordinanza di divieto a ospitare più di tre cani in un’abitazione, indipendentemente dallo spazio a disposizione. Il tutto, a parer suo, per salvaguardare la quiete pubblica disturbata dall’abbaiare.   Come era prevedibile, la disposizione ha scatenato un putiferio e in gran fretta Celentano ha fatto dietrofront ritirandola.

Ma a quanto pare non ha intenzione di demordere e ha subito annunciato che avrebbe istituito un apposito “tavolo tecnico” sul come mettere la sordina ai pericolosi attentatori a quattro zampe della calma e del silenzio. “Tanto rumore per nulla” si potrebbe commentare ma purtroppo la vicenda nella realtà presenta aspetti inquietanti.  Secondo Lega Nazionale per la Difesa del Cane è allarmante la leggerezza con la quale a volte le persone che esercitano il potere non tengono in conto le conseguenze che potrebbero derivare dei loro atti. A esempio se l’ordinanza non fosse stata ritirata che fine avrebbero dovuto fare i cani in più rispetto ai tre previsti? Essere rinchiusi in un canile? Andare a ingrandire la schiera di randagi che già popolano la Sardegna? Al momento questi pericoli sono scongiurati ma LNDC vigilerà con molta attenzione - annuncia - sull’evolversi della situazione, affinché ai quattro zampe di Siniscola sia garantito il benessere previsto dalla legge.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]