Mercoledì 24 Aprile 2024

Sick, in ospedale, si lascia andare. Bubba gli restituisce la forza di lottare

Viene dagli Usa la bella storia di un umano e il suo cane. Solo dopo la visita del quattrozampe l'uomo ha mostrato segni di reazione. La direzione del nosocomio ha acconsentito alle visite pelose e terapeutiche

Sick e Bubba in una foto  The Independent

Sick e Bubba in una foto The Independent

Roma, 28 ottobre 2014 - Più che le medicine potè Bubba. Cagnolino microscopico con un occhietto soltanto ma talmente carico d'amore da portare sollievo al suo proprietario malato. E' una storia che arriva da New York e parla di un signore malato che, nel proprio letto di ospedale, si stava lasciando andare. Non voleva più mangiare o bere, non voleva visite e non voleva curarsi. Sembrava desiderare soltanto di andarsene. Con una sola eccezione: la richiesta di poter abbracciare il suo cagnolino Bubba. Richiesta a cui i dirigenti dell'ospedale avevano opposto un netto rifiuto. In reparto, tra i camici, un cane? Assolutamente no.

Sick, questo nome dell'uomo, aveva accolto con dolore il diniego e, per tutta risposta, aveva rifiutato il cibo diventando sempre più fragile. La sua vita era appesa a un filo. L'ospedale, allora, ha deciso di tentare concedendo a Bubba il permesso di una visita. Ed è stato subito amore. Il piccolo chihuahua con un solo occhio è riuscito là dove gli scienziati sembravano doversi arrendere.  Sick ha accolto il cagnolino sul letto e tra i due è stato subito ritrovato il feeling profondo che li unisce. L'uomo ha mostrato immediatamente capacità di reazione, ha abbracciato il cane mentre l'animale mostrava altrettanto entusiasmo. Perché non solo Sick, da solo, si stava lasciando andare. Anche il chihuahua aveva iniziato a rifiutare il cibo e a mostrarsi apatico, in assenza del suo amato umano. Il risultato dell'incontro è stato talmente evidente, in termini di reazione da parte del paziente, che la dirigenza dell'ospedale ha deciso che Bubba possa recarsi regolarmente in visita da Sick.  Per contatti con la nostra redazione: [email protected]