Giovedì 25 Aprile 2024

Pietà e amore cristiani non sono mai "contro" ma sempre "a favore"

La Lav replica alle dichiarazioni di don Mazzi che è tornato ad attaccare gli animalisti e le altre creature viventi. "Visione parziale e limitata dell'intero creato"

Cane in una foto L.Gallitto

Cane in una foto L.Gallitto

Roma, 26 agosto 2015 - “Non spendete soldi per salvare cani e gatti, ma destinate denaro alle nostre strutture. Noi salviamo vite umane” è l’appello che don Mazzi ha nuovamente rivolto a mezzo stampa agli italiani e, in un linguaggio forbito davvero degno di un uomo di Chiesa e di un educatore di giovani, ha specificato: “Si incazzeranno gli animalisti, ma io dico quello che penso". E' quanto riferisce una nota della Lav. 

E allora anche la Lav mette in chiaro il proprio pensiero in una dichiarazione: “don Mazzi rifletta bene su quello che afferma, la sensibilità e la compassione nei confronti degli animali è in continuo aumento così come la consapevolezza che la loro sofferenza non è affatto diversa da quella umana. Piacere e dolore, soddisfazione delle necessità primarie e secondarie sono stati e necessità comuni a tutti gli esseri viventi e senzienti, nessuno escluso. L’amore per l’uomo non esclude affatto quello per gli animali e per la natura, perché l’amore e la vera compassione non sono mai fonte di separazione né di pregiudizi”.  “Aiutare gli animali è un gesto nobile e di grande valore sociale, quanto quello di aiutare le persone. La sofferenza non ha confini di specie – puntualizza Ilaria Innocenti, responsabile nazionale LAV settore Cani e Gatti - e gli animali non hanno alcun peccato, quindi perché relegarli ai margini della nostra sfera morale o peggio escluderli e considerare gli umani più degni di aiuto?”.

“Cani e gatti, ma anche animali di altre specie, sono oggetto di incuria, abbandono, maltrattamenti, violenze di ogni tipo. E sempre, o molto spesso, per mano dell’uomo. – continua Ilaria Innocenti - Se Don Mazzi sensibilizzasse anche al rispetto degli animali, secondo la visione francescana, e quanto mai reale, di un creato popolato non solo di persone ma anche di animali e natura, invece di chiedere denaro per le proprie strutture gettando fango su volontari e associazioni animaliste che svolgono un lavoro encomiabile e di straordinaria utilità sociale, inizierebbe a porre le basi per ricevere il sostegno che cerca: molti italiani, che a milioni ospitano nelle loro case proprio cani e gatti come membri della loro famiglia, non sono più disposti a considerare gli animali esseri di serie B. Ma probabilmente una parte della Chiesa non si è ancora accorta di questa importante rivoluzione culturale e sociale… Le parole di Don Mazzi sono un’offesa alla sensibilità e alla vita di coloro che si prendono cura degli animali e gli riconoscono un ruolo di vita familiare.”  Gli animali non sono solo spesso vittime di una società basata sullo sfruttamento e sulla morte, ma sono i più deboli dei deboli e non riconoscere il loro diritto alla vita e alla non sofferenza non può essere degno di una società evoluta e civile.

“Don Mazzi dovrebbe sapere che la violenza sugli animali, è molto spesso l’anticamera di quella sull’uomo – conclude Ilaria Innocenti della LAV - Combattere la prima e aiutare gli animali, pone le basi per prevenire la seconda.” Per contatti con la nostra redazione: [email protected]