Mercoledì 24 Aprile 2024

Già quasi 3.500 incendi dall'inizio dell'anno: il 98% provocati dall'uomo

Il bilancio del Corpo Forestale dello Stato che anche nel giorno di Ferragosto è pronto con uomini e mezzi a fronteggiare le fiamme e le altre emergenze ambientali. E' un dovere rispettare il divieto di accensione di fuochi

La Forestale impegnata per un incendio a Fiumicino

La Forestale impegnata per un incendio a Fiumicino

 Roma, 15 agosto 2015 – Le statistiche provvisorie sugli incendi boschivi elaborate dal Corpo forestale dello Stato censiscono 3.403 eventi dall’inizio dell’anno, che si sono sviluppati su 15.828 ettari di superficie di cui 8.964 ettari boscati e 6.864 ettari di superficie non boscata. Il 61% della superficie totale di questi eventi si concentra nel Sud Italia (Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna), il 23% nel Centro (Molise, Abruzzo, Lazio, Marche, Umbria, Toscana, Emilia Romagna; particolarmente colpito il Lazio che da solo raggiunge il 16%) e il 16% al Nord Italia (Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige).

Complessivamente, con riferimento alla data del 10 agosto 2015, le maggiori criticità sotto l’aspetto delle superfici forestali si concentrano nel Lazio (2.043 ha), Campania (1.676 ha), Calabria (1.047 ha), Puglia (806 ha), Basilicata (796 ha), Sicilia (688 ha), Liguria (437 ha) e Piemonte (378 ha). Secondo questi dati, ancorché solo provvisori, il numero dei roghi rispetto ai due anni precedenti - peraltro caratterizzati dall’obbligatorietà nell’applicare una norma più restrittiva rispetto all’attuale verso gli abbruciamenti dei residui vegetali - rileva effettivamente un consistente aumento di circa il 120%. In realtà, se lo stesso numero di incendi viene confrontato con quelli avvenuti nello stesso periodo del 2012 (anno tra i più siccitosi e devastanti del quinquennio precedente), quello stesso numero esprime una diminuzione del -38%, e anche in riferimento all’ultimo quinquennio 2010-2014, l’aumento della numerosità si attesta su un modesto +14%.

Le superfici totali percorse dal fuoco, nel contempo, registrano un incremento del +61% rispetto al 2014, ma una consistente riduzione di oltre -80% rispetto al 2012 e del -51% rispetto alle medie dello stesso periodo dell’ultimo quinquennio.   Volendo dare una rappresentazione scenica alle modalità di sviluppo degli incendi boschivi si può usare una metafora, paragonando gli incendi a delle biglie che rotolano dalla cima di un piano inclinato. Le biglie, sono gli incendi di questa metafora che devono essere “fermate” il più presto possibile per arginare gli effetti devastanti da loro prodotti all’aumentare della velocità, così come il propagarsi delle fiamme deve essere contenuto al più presto per evitare l’estendersi incontrollato degli incendi. Le amministrazioni preposte all’antincendio boschivo sono rappresentate dagli uomini posizionati lungo il piano inclinato con il compito di trattenere le biglie prima che prendano velocità. Gli incendiari sono coloro che introducono sul piano inclinato sempre nuove biglie. Le condizioni climatiche siccitose, che favoriscono gli incendi, sono raffigurate dall’aumento della pendenza del piano inclinato su cui scivolano le biglie: tanto più è estremo il clima tanto più la pendenza aumenta, amplificando così le condizioni favorevoli alla propagazione degli incendi. Nelle estati ove il piano diventa particolarmente inclinato e, laddove gli incendiari immettono continuamente nuove biglie, il contenimento da parte delle amministrazioni preposte non riesce ad essere efficace, a meno che non vengano potenziate esponenzialmente le risorse a loro disposizione, spiega il Corpo Forestale dello Stato.

Il dato che spicca quest’anno, è che nonostante la particolare concentrazione di eventi in alcune province della Campania, Lazio, Calabria, Puglia, Basilicata in estate e di Lombardia e Piemonte in periodo inverno-primaverile, si sta continuando a registrare il contenimento delle superfici medie bruciate per incendio. Pertanto, fino ad oggi, sembra che la macchina dell’antincendio boschivo, complessa e variegata a seconda delle regioni in cui essa opera, vada nel senso del contenimento degli effetti devastanti del fenomeno, sebbene si siano verificati alcuni incendi boschivi di grandi dimensioni (superiori ai 100 ettari boscati) soprattutto nelle province di Bari, Imperia, L’Aquila, Latina, Potenza, Agrigento e Siracusa. L’andamento meteorologico nei mesi di luglio e metà agosto, è stato caratterizzato da temperature decisamente più alte rispetto al biennio precedente e ciò ha comportato anche una anticipazione della campagna AIB. 

RACCOMANDAZIONI E DIVIETI Esaminando i dati raccolti dall’anno 2000 (anno di introduzione del reato di incendio boschivo art. 423 bis) ad oggi, in quasi 15 anni di esperienze di casi repertati e investigati, emerge che oltre il 98% degli incendi boschivi sono originati dall’uomo, per cause colpose e dolose. Almeno il 50% di questi risultano originati da fuochi incontrollati scaturiti da operazioni di abbruciamento di residui vegetali posti in essere con superficialità, imprudenza e irresponsabilità in violazione di norme specifiche.

Il rispetto del divieto di accensione dei fuochi prevede che nessuno possa accendere fuochi nel periodo dichiarato “di massima pericolosità” da ciascuna regione, e le sanzioni variano da regione a regione; pertanto nel periodo di siccità estiva dei mesi di luglio e agosto vige il divieto assoluto di accendere fiamme libere. E’ proibito anche l’impiego di qualunque strumento che generi fiamme o che possa produrre scintille vicino ai boschi. In luglio e agosto possono essere accesi fuochi soltanto nei “bracieri e barbecue” di pertinenza delle abitazioni ed in quelli allestiti nelle aree attrezzate autorizzate, rispettando le norme di precauzione che consistono nel controllare il fuoco fino al completo spegnimento delle braci, nel ripulire la zona intorno al fuoco per evitare che esso si propaghi, nel non accendere mai il fuoco quando ci sia vento, nell’evitare nel braciere fiamme troppo alte.

È opportuno, pertanto, ricordare che nel periodo di massima pericolosità per gli incendi vige il divieto assoluto di accensione fuochi mentre l’uso del fuoco per l’abbruciamento di erba, scarti di potatura e residui vegetali al di fuori di questi periodi è soggetto a limitazioni dimensionali.   SCHIERAMENTO DEI MEZZI A difesa dei boschi italiani e per le altre emergenze ambientali, anche nel giorno di Ferragosto, il Corpo forestale dello Stato schiera, oltre ai 3 elicotteri Erikson S64F in forza al COAU e dislocati in Campania e Sicilia, anche 12 mezzi aerei, distribuiti in forza di apposite convenzioni per tutto l’arco della Campagna AIB in Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Basilicata e Sicilia. Sono 544 le pattuglie pronte a intervenire, dirigere e coordinare le azioni di spegnimento degli incendi boschivi. Saranno schierate 1.391 unità di personale in tutta Italia per vigilare sul territorio e contrastare gli illeciti a danno dell’ambiente, avvalendosi di 552 mezzi su strada.   LE REGIONI E GLI INCENDI La mappa dei roghi identifica la Calabria come la regione più colpita con 647 incendi nel periodo 1 gennaio – 10 agosto 2015. Seguono la Campania (479), il Lazio (370), la Puglia (361), la Sicilia (287), la Toscana (233), il Piemonte (191), la Liguria (159), la Lombardia (158), la Sardegna (119), la Basilicata (104), l’Abruzzo (57), l’Umbria (44), l’Emilia Romagna (41), il Friuli Venezia Giulia (38), il Molise (37), il Veneto (34), il Trentino-Alto Adige (22), le Marche (16) ed infine la Valle d’Aosta (6). La più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco è nel Lazio (2043 ettari). Seguono la Campania (1676), la Calabria (1047), la Puglia (806), la Basilicata (796), la Sicilia (688), la Liguria (437), il Piemonte (378), l’Abruzzo (330), la Sardegna (280), la Lombardia (176), il Molise (69), l’Umbria (66), l’Emilia Romagna (62), la Toscana (43), il Friuli Venezia Giulia (26), le Marche (22), il Veneto (16), il Trentino Alto Adige (2), e la Valle d’Aosta (1).   L’ATTIVITÀ INVESTIGATIVA ANTINCENDIO BOSCHIVO Dal 1 gennaio al 10 agosto 2015 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 106 persone per il reato di incendio boschivo: 101 le persone denunciate a piede libero e 5 le persone arrestate. Nel periodo 2000-2015, sono state segnalate complessivamente all’Autorità Giudiziaria per incendio boschivo ai sensi dell’art. 423-bis c.p. un totale di 5.732 persone, di cui 179 tratte in arresto in flagranza di reato o sottoposte a misure di custodia cautelare.

Nelle aree più colpite dagli incendi, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo strumenti tecnologicamente avanzati, in grado di elaborare in tempi celeri una grande quantità di informazioni relative ai roghi. I Comandi Regionali hanno provveduto ad assicurare l’impiego di almeno 2 unità di repertatori e di investigatori per provincia, coordinati dai funzionari appositamente formati quali “Esperti in Investigazioni Antincendi Boschivi”, al fine di aumentare la capacità di coordinamento info-investigativa dei reparti territoriali, dedicati alle attività di repressione del reato d’incendio boschivo.   PROGETTI INNOVATIVI DEL N.I.A.B. E’ stata completata la realizzazione quest’anno della piattaforma per la simulazione degli incendi boschivi, un innovativo progetto digitale, unico nel suo genere a livello mondiale, le cui potenzialità e finalità potranno essere utilmente impiegate a difesa degli ecosistemi forestali. La piattaforma impiega scenari di simulazione 3D, che riproducono fedelmente aree boschive aggredite dal fuoco in ambiente di realtà virtuale interattiva.

Il Corpo forestale dello Stato ha realizzato il simulatore FFAS, con fondi europei del P.O.N. - Obiettivo convergenza 2007-2015, avvalendosi della collaborazione scientifica del Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli “Federico II” e collocandolo strategicamente all’interno del proprio Centro di Formazione Nazionale di Castel Volturno (CE) per rafforzare la presenza dello Stato in un territorio a forte richiesta di legalità e di riqualificazione sociale.   L’Amministrazione ha intrapreso l’attività sperimentale sul campo del Metodo delle Evidenze Geometriche, progetto realizzato con fondi P.O.N. - Obiettivo convergenza 2007-2015,un software innovativo per l’individuazione automatica del punto di insorgenza di un incendio boschivo, partendo dalla perimetrazione dell’area percorsa dal fuoco.

La messa in esercizio di questo innovativo metodo sta contribuendo ad aumentare la capacità dell’Amministrazione nel contrasto al reato di incendio boschivo, consentendo di ripercorrere ”a ritroso” l’incendio per individuare il punto di iniziale insorgenza delle fiamme.  Il metodo ha dato buona prova della sua validità anche nel corso delle recenti investigazioni sull’incendio adiacente all’aeroporto di Fiumicino del mese di luglio, contribuendo ad ottimizzare i tempi di individuazione del punto di insorgenza delle fiamme da parte degli investigatori del Nucleo Investigativo Antincendio Boschivo.  

Accanto alla tradizionale campagna informativa sui comportamenti da tenere in caso di incendi boschivi, che ha quale testimonial l’attore Terence Hill, il Corpo forestale dello Stato ha contribuito ad elevare la consapevolezza dei viaggiatori sugli acquisti in contrasto con la normativa CITES, Convenzione di Washington che regolamenta il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Lo spot pubblicitario ha  come protagonista la conduttrice televisiva Sveva Sagramola, che informa i turisti dei rischi connessi all’acquisto di souvenir che possono alterare la biodiversità del pianeta.  

Ricordiamo, infine, il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che diano fuoco ai boschi e danneggino il nostro patrimonio naturale. 

Dall’inizio dell’anno fino al 10 agosto sono state acquisite oltre 54 mila segnalazioni al numero di emergenza ambientale 1515, di cui circa 10.800 relative ad incendi boschivi, pari al 20% del totale, che hanno portato all’attivazione di oltre 10.200 interventi da parte delle pattuglie territoriali, di cui quasi 6.000 a seguito di incendi. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]