Venerdì 26 Aprile 2024

Ogni 15 minuti in Africa viene ucciso un elefante: "Stop al traffico d'avorio"

Roma. Al Pantheon la Terza Marcia per i pachidermi con un appello a Papa Francesco perché prenda posizione a difesa degli animali

Un'immagine della manifestazione al Pantheon (Foto L.Gallitto)

Un'immagine della manifestazione al Pantheon (Foto L.Gallitto)

Roma, 4 ottobre 2015 - Ogni 15 minuti in Africa viene ucciso un elefante. Il Gruppo Romano in difesa di Elefanti e Rinoceronti, Animalisti Italiani Onlus - www.animalisti.it - e Pengo Life Project, il progetto no profit per la tutela e l'adozione di Elefanti e Rinoceronti orfani nello stato del Kenya, curato dal dottore in Veterinaria Aldo Giovannella, si sono dati appuntamento al Pantheon per la Terza Marcia Internazionale per gli Elefanti a supporto della campagna “iworry” del David Sheldrick Wildlife Trust. 

“Siamo qui oggi - nel giorno in cui si celebra San Francesco, protettore degli animali - per chiedere il bando mondiale del traffico di avorio e di corni di rinoceronte e il sostegno ai parchi africani per ricostituire le popolazioni di questi animali” informano i tre gruppi italiani in una nota congiunta. 

L'avorio è richiesto soprattutto dai paesi Asiatici, Thailandia e Cina in primis. Così il presidente dell'Associazione Animalisti Italiani Onlus, Walter Caporale: “E' triste incontrare simili violenze in luoghi le cui religioni, vedi il buddhismo, suggeriscono perlopiù armonia e rispetto fra i viventi. E' il giorno di San Francesco, il patrono degli animali, della natura, d’Italia. Sarà la giornata internazionale della battaglia contro una delle tante vergogne dell’uomo che sta sterminando due animali meravigliosi: gli elefanti e i rinoceronti. Non possiamo voltarci dall'altra parte e fingere che non sia un nostro broblema: anche il nostro governo deve impegnarsi in questa battaglia per la salvezza di un patrimonio dell'Umanità”. 

“In qualità di Ambasciatore del DSWT per l'Italia e di Presidente del PLP, (Pengo Life Project, ndr) - commenta  Aldo Giovannella - supporto la campagna Say No to Ivory che già due anni fa aveva lanciato l'allarme per la vita di Elefanti e Rinoceronti. La Prima Marcia Internazionale per gli Elefanti ha avuto risonanza globale. Ora il panorama non è certo più roseo, ma vi sono state prese di posizione contro il commercio di avorio da parte di molti capi di governo: uno spiraglio. Continuiamo quindi a restare uniti per difendere la vita e mandiamo un messaggio forte e chiaro: al bando il commercio di avorio in tutti gli Stati, in tutto il mondo. L'avorio deve essere indossato solo dagli elefanti”. 

E vittime di questo bracconaggio spietato sono anche gli uomini. “Centinaia di ranger - sottolinea Francesco Mantero di Grider - muoiono ogni anno in Africa e Asia per contrastare questo fenomeno gestito dalle ecomafie. I proventi di questi traffici finanziano direttamente il terrorismo internazionale, a partire dagli Shabab. La strage sta distruggendo l' economia dei parchi africani. Ce n'è abbastanza per dire basta al commercio di avorio. Elefanti e rinoceronti vengano immediatamente inseriti nelle liste delle specie maggiormente minacciate. Abbiamo chiesto e richiederemo con forza a Papa Francesco di pronunciarsi contro l' uso di avorio per realizzare oggetti sacri cristiani, lo stesso chiediamo al Dalai Lama per oggetti buddisti. Gli elefanti e i rinoceronti, che vivono sulla Terra da decine di milioni di anni non devono estinguersi per la follia umana!”. 

A scendere in piazza anche l'attrice Loredana Cannata: “Fermare il commercio di avorio significa anche contrastare il terrorismo. Ho visto un documentario in televisione - spiega l'attrice - per il quale un giornalista inglese aveva nascosto una ricetrasmittente in una zanna finta di elefante. Ebbene, questa zanna ha fatto un giro incredibile fino ad arrivare nelle mani dell'esercito del Sudan”.  Anche Rossella Seno è voluta intervenire a sostegno di Animalisti Italiani Onlus e, soprattutto, di questi animali brutalmente privati delle loro zanne e dei loro corni per alimentare un commercio iniquo e lordo di sangue. “Ricordiamo di essere tutti esseri viventi e di avere pari dignità: fermiamo questa terribile strage”. Per contatti con la nostra redazione: [email protected]