Mercoledì 24 Aprile 2024

Un dispositivo per rintracciare il malati di Alzheimer che si perdono

E' stato presentato oggi al Viminale. Non più grande di un cellulare, comunica la posizione del malato che si è perso a una centrale di controllo

Un dispositivo elettronico per salvare migliaia di malati di Alzheimer (Dire)

Un dispositivo elettronico per salvare migliaia di malati di Alzheimer (Dire)

Roma, 21 settembre 2015  - Un dispositivo elettronico, non più un grande di un cellulare, per salvare migliaia di malati di Alzheimer. E' il progetto presentato oggi pomeriggio al Viminale: un apparecchio che un malato può appendere al collo o alla cintura e che, via satellite, comunica in ogni momento la sua posizione a una centrale di controllo. In Italia sono circa 800mila le persone affette da demenza e non è raro che uno di loro si allontani dal domicilio e si perda: al 30 giugno 2015 sono infatti 1.298 le persone scomparse e non ancora rintracciate. 

"Ci siamo sempre mossi nella ricerca degli scomparsi- ha ricordato commissario di governo per le persone scomparse, il prefetto Vittorio Piscitelli- ora ci muoviamo finalmente sul terreno della prevenzione perché purtroppo gli affetti da Alzheimer sono potenziali scomparsi". Il procollo d'intesa, in occasione della Giornata internazionale del malato di Alzheimer, è stato firmato dal ministero dell'Interno, il ministero della Salute, il ministero del Lavoro e il commissario straordinario di governo per le persone scomparse. 

Il dispositovo elettronico, che dovrebbe costare tra i 100 e i 150 euro, è in grado di avvertire la centrale di controllo nel momento in cui un malato si allontana dal perimetro definito con i famigliari o con chi lo ha in cura. Se i primi tentativi di rintracciarlo dovessero fallire, il centro di monitoraggio invierebbe uno stato di allerta alle forze di Polizia. Per il sottosegretario alla Sanità Vito De Filippo il protocollo "è un ottimo strumento per dar voce alle esigenze dei malati e delle loro famiglie".