Giovedì 25 Aprile 2024

Aids, ricercatori italiani scoprono difesa naturale al virus HIV

La scoperta è di un team del Centro per la Biologia Integrata (CIBIO) dell'Università di Trento. Il potente inibitore, già presente sulle cellule, si chiama SERINC5. Viene disattivato dall'HIV tramite l'azione della componente Nef, che lo rende infettivo. "Stiamo lavorando per renderlo invisibile al virus", quindi efficace nel neutralizzarlo

Il virus dell'Hiv al microscopio (Ansa)

Il virus dell'Hiv al microscopio (Ansa)

Trento, 2 ottobre 2015  - Nuove speranze per la lotta all'Aids arrivano da un gruppo di ricercatori del Centro per la Biologia Integrata (CIBIO) dell'Università di Trento. La loro scoperta, pubblicata su Nature, ha individuato l'esistenza nelle cellule di un potentissimo inibitore naturale dell'infezione virale, chiamato SERINC5, in grado di neutralizzare HIV e altri virus simili. 

I risultati aprono nuove prospettive: la capacità dei virus di infettare le cellule dipende dalla loro abilità di eludere questa difesa naturale, finora sconosciuta. E' noto da più di 20 anni infatti che la capacità dell'HIV di causare l'AIDS dipende dalla presenza di un suo componente, chiamato Nef, che rende il virus molto infettivo. 

I ricercatori hanno capito che l'azione del Nef permette al virus di eludere proprio l'attività antivirale di SERINC5, rendendolo così estremamente aggressivo. "Quando una cellula è infettata con HIV inizia a produrre nuovo virus necessario per disseminare l'infezione a tutto l'organismo", ha spiegato Massimo Pizzato, che ha guidato la ricerca al CIBIO. 

"SERINC5 è situata sulla superficie delle cellule e attende che il virus esca da queste per inserisi in esso e renderlo incapace di infettare nuove cellule. L'infezione così non si può propagare. Tuttavia, nella continua guerra ingaggiata con le cellule, i virus hanno compiuto un passo in più, vincendo per ora la battaglia. Infatti l'HIV, con la sua proteina Nef, ha acquisito la capacità di rimuovere SERINC5 dalla superficie della cellula eludendo la sua azione antivirale". 

Risolto dunque un mistero scientifico nella ricerca di HIV durato più di 20 anni e rimasto fino a pochi giorni fa totalmente insoluto. "La nostra scoperta espone un tallone d'Achille del virus", ha detto Pizzato. "SERINC5 è un agente estremamente potente. Stiamo ora lavorando per renderlo 'invisibile' ad HIV", ha concluso.