Mercoledì 24 Aprile 2024

Perché condividiamo i post sui social? Ecco i motivi principali

Quello che ci spinge a esprimere e diffondere il nostro pensiero sui social media è una forma di altruismo: condividiamo per aiutare gli amici e la società

I social network sono ormai essenziali per l’informazione

I social network sono ormai essenziali per l’informazione

C’è evidentemente qualcosa che ci spinge a esprimere il nostro pensiero sui social media, e a condividerlo. Un team di ricerca della Università della Pennsylvania ha cercato di scoprire i motivi della nostra propensione ai post e ha concluso apparentemente in modo molto semplice, che le persone condividono informazioni che ritengono significative per loro stessi o per le persone che conoscono. La viralità degli argomenti e dei post sui social è legata cioè al valore che diamo alle informazioni. Scriviamo e condividiamo perché crediamo che quel post possa cambiare il mondo in meglio.

Perché un post diventa virale

I dati sulla nostra presenza sui social parlano di quasi 3 ore al giorno per l’utente medio, cosa che rende i social sempre più cruciali per condividere informazioni importanti. Dalla sicurezza sul Covid, alla corsa allo spazio, dalle elezioni politiche ai consigli di viaggio, siamo alla ricerca di informazioni interessanti da condividere online che contribuiscano al bene comune. Lo studio, pubblicato sul 'Journal of Experimental Psychology: General', ha analizzato il comportamento di oltre 3.000 persone per esplorare la psicologia che sta dietro alla condivisione di informazioni online. Ai partecipanti sono stati sottoposti articoli e post sui social media riguardanti la salute, il cambiamento climatico, il voto e il covid, a cui è seguita una valutazione sulla possibilità di condividere i messaggi e la rilevanza per loro stessi e per le persone che conoscono. Si è notato che, indipendentemente dall'argomento trattato o dal mezzo di comunicazione, le persone erano più propense a condividere i messaggi ritenuti rilevanti per sé o per la società. E ne erano ancora più convinti dopo aver scritto il motivo della rilevanza.  

Per una informazione migliore

Si tratta di una teoria interessante, soprattutto se messa a confronto con certi comportamenti violenti che circolano sui social. Quello che emerge è anche che le persone prestano maggiore attenzione alle informazioni che percepiscono come legate alla propria esistenza. E che condividere informazioni attiva i centri di ricompensa nel nostro cervello; inoltre, quando comunichiamo con gli altri, abbiamo sempre in mente quello che l'altra persona sta pensando o vuole sentire in base ale proprie inclinazioni. Questo ci fa propendere per la condivisione di informazioni che crediamo rilevanti socialmente, per dare un ‘servizio utile’ ai nostri contatti. In realtà sappiamo che non sempre lo è, ma le ricercatrici Danielle Cosme e Emily Falk spiegano che questa scoperta è fondamentale per creare messaggi efficaci per le cause sociali. Come ad esempio una comunicazione migliore sul tema del cambiamento climatico o per smentire le fake news, altra componente chiave dei social, sulla scienza.

"La condivisione delle informazioni è una componente fondamentale dell'azione individuale e collettiva", afferma la Cosme. "La diffusione di informazioni all'interno dei social network può avere un grande impatto per cambiare il nostro comportamento individuale e anche quello collettivo". "La condivisione è una leva fondamentale per cambiare le norme culturali e motivare un'azione su larga scala, quindi è davvero importante capire cosa la rende possibile", aggiunge la Falk.