Venerdì 26 Aprile 2024

Facebook aprirà gli occhi chiusi nelle foto

Gli ingegneri del social network lavorano a un sistema di intelligenza artificiale capace di correggere le foto in cui le persone sbattono gli occhi

Un esempio di una foto elaborata dal sistema Facebook - foto Facebook Research

Un esempio di una foto elaborata dal sistema Facebook - foto Facebook Research

Sempre più vicini alla qualità delle macchine fotografiche professionali e sempre più intelligenti. Sono gli smartphone recenti, che grazie alla IA riescono a capire come migliorare al massimo uno scatto, facendoci sembrare dei bravi fotografi. Ora Facebook sta lavorando su un sistema di AI in grado di evitare il problema delle foto con soggetti dagli occhi chiusi (magari a causa del flash) e insegnare ai cellulari a essere ancora più efficaci negli scatti. COSA STANNO FACENDO A FACEBOOK Le foto in cui una persona ha un battito di ciglia 'sbagliato' in concomitanza con lo scatto sono in effetti spesso da cestinare. Ma con il sistema a cui stanno lavorando gli ingegneri di Facebook Research non dovrebbe più accadere. Si tratta di un strumento a base di intelligenza artificiale che applica occhi aperti a un volto in cui sono chiusi. Per un processo del genere di solito serve un archivio di altre foto del soggetto, che vengono analizzate dal software e applicate nel punto giusto (lo fa Adobe Photoshop Elements con la sua tecnologia Sensei). Ma i risultati non sono mai perfetti quanto a illuminazione e ombre, ad esempio, che possono rendere un po' troppo improbabile la foto. A Facebook lavorano su un altro tipo di algoritmo, che si basa su una rete neurale in grado di ricostruire i dati mancanti dell'immagine attraverso una lettura intelligente di tutto il contesto della foto. La tecnologia si chiama Generative Adversarial Network (GAN), che è la stessa utilizzata nel web da chi modifica i video delle celebrity facendo fare e dire loro cose che nella realtà non hanno detto e fatto (è il fenomeno del 'deep fake'). RISULTATI IMPRESSIONANTI Il sistema di Facebook utilizza dati da altre immagini della stessa persona scandagliando la cartella foto nel suo profilo Facebook, apprende l'aspetto del soggetto e i suoi tratti identificativi e poi attiva un processo chiamato in-painting per sostituire le palpebre con gli occhi reali. Sembra che i risultati iniziali, per quanto ancora imperfetti, siano impressionanti. Ma con un po' di tempo ancora il sistema di apprendimento automatico del software dovrebbe permettere di arrivare a una foto perfetta, gestendo anche variabili imprevedibili come parti dell'occhio nascoste da capelli o occhiali.