Giovedì 25 Aprile 2024

Zion Williamson mania. Zero partite in Nba, ma la sua figurina vale già oro

Per una sua carta firmata offerti anche 99.700 dollari su eBay. Gli esperti: "Mai visto nulla di simile"

Zion Williamson in azione al college (Ansa)

Zion Williamson in azione al college (Ansa)

New York, 12 settembre 2019 - Non ha mai segnato un canestro nella Nba. Anzi, a dirla tutta, non ha ancora nemmeno giocato una singola partita nel campionato di basket più bello del mondo. Ma la figurina di Zion Williamson, il baby campioncino che nei prossimi anni dovrebbe oscurare miti come Michael Jordan o Magic Johnson, viene già venduta per decine di migliaia di dollari. Tanto per capirsi, è un po’ come se la carta di Matteo Stoppa, un promettente attaccante della Juventus di diciott’anni che è sceso in campo al massimo in Serie B, valesse infinitamente di più rispetto a quella di Cristiano Ronaldo. Cifre folli, quelle americane, che ridicolizzano perfino il Sacro Graal degli sticker nostrani: il mitico Pier Luigi Pizzaballa. L’adesivo del portiere orobico, infatti, si porta tranquillamente a casa con un centinaio di euro.   Ma chi vuole provare il piacere di avere subito tra le mani la figurina di Zion Williamson, la nuova stella dei New Orleans Pelicans, dovrà prepararsi ad allargare pesantemente i cordoni della borsa. Nei giorni scorsi una delle carte realizzate dalla Panini, che detiene i diritti per il campionato Nba in America, ha collezionato in poche ore 297 offerte su eBay, arrivando a toccare quota 99.700 dollari. Certo, si trattava di una versione autografata e in tiratura limitata. Ma per capire il fenomeno, basta fare un confronto con Francesco Totti. Nel 2009-2010 la Panini ha fatto siglare 600 carte ai fuoriclasse del nostro campionato. La carta del Pupone non ha mai raggiunto un prezzo superiore ai 1.500 euro. Mentre le figurine di Zion volano più alto delle sue schiacciate. «Altre due carte firmate – osserva Beckett.com, sito Usa specializzato in collezionismo – hanno recentemente raggiunto il mercato con valori di ‘compra subito’ tra i 30mila e i 50mila dollari. È pura follia».   Anche perché la carriera del 19enne uscito da Duke non è nemmeno iniziata. Il suo fisico esplosivo, 129 chili compressi in 201 centimetri, fanno sperare tifosi e speculatori. Era dai tempi di LeBron James che il clima non era così elettrico. I diritti televisivi per trasmettere le gare dei Pelicans sono schizzati alle stesse e l’ala piccola è l’uomo copertina anche di 2k20, il videogioco di basket più venduto al mondo. La Nike gli ha affidato il modello di punta delle sue scarpe: le Air Jordan. Ma c’è anche chi non nasconde una punta di scetticismo. «Zion, per quanto ha mostrato al college, non è un gran tiratore. Da tre punti – fa notare Dan Wolken di Usa Today – ha una media del 34%. Non è un granché. Inoltre è alto, ma non altissimo. Farà molta fatica. Potrebbe rivelarsi un flop». L’unica partita che ha giocato con la canotta dei New Orleans, un’amichevole contro i New York Knicks (una delle squadre più deboli del campionato), si è conclusa dopo appena nove minuti in campo. Un infortunio lo ha subito messo ko, facendo suonare ben più di un campanello di allarme. E se le prestazioni non decollerano, la bolla sulle sue figurine è inevitabilmente destinata a scoppiare. E così i collezionisti, nel frattempo, si tengono ben stretta la carta del 1969-1970 che ritrae Lew Alcindor (il futuro Kareem Abdul Jabbar) nella sua stagione d’esordio. Il suo valore sfiora i 500mila dollari. Per non parlare del leggendario adesivo di Honus Wagner (che però giocava a basbell) le cui quotazioni sfiorano i 3 milioni di dollari. E contemplando queste cifre Pier Luigi Pizzaballa, sotto sotto, forse si starà chiedendo se non abbia sbagliato sport.