Venerdì 26 Aprile 2024

Vincere e gufare, Milan-Inter dura cinque ore

Il Diavolo è campione se batte l’Atalanta e Inzaghi non passa a Cagliari: ma i nerazzurri vogliono portare il verdetto all’ultima tappa

Ilaria Checchi

Oggi alle 18 il destino del prossimo scudetto inizierà ad essere scritto ma l’epilogo non avverrà dopo il triplice fischio di Orsato, bensì intorno alle 23. Le strade verso il Tricolore di Milan e Inter si intrecciano in una domenica che promette spettacolo, con la capolista pronta ad aprire i cancelli di un San Siro sold out all’Atalanta: se le bocche a Zingonia restano cucite, Stefano Pioli non si è sottratto ai pensieri di quella che è l’ennesima prova ad ostacoli da superare. Con una vittoria dei padroni di casa, e un’Inter incapace di vincere a Cagliari, il diciannovesimo scudetto rossonero diventerebbe realtà, con il tecnico emiliano e i suoi giocatori pronti a festeggiare dal divano ma il divieto di fare calcoli è ferreo: il Milan è concentrato unicamente sulla sfida a una Dea alla caccia di un posto utile per l’Europa, conscio che servirà una partita perfetta in cui alternare aggressività e attendismo. In quella che sicuramente sarà l’ultima prova al Meazza di Kessié e, forse, di Ibrahimovic ("Mi auguro di no" il pensiero del mentore rossonero) la concentrazione a Milanello è ai livelli massimi: stessa attenzione, stessi sorrisi tra i giocatori, stessa voglia di lavorare e nessun intervento necessario da parte di Pioli, che sembra ormai aver impostato il pilota automatico per gestire il gruppo. Contro i bergamaschi la formazione titolare potrebbe rispecchiare la stessa vista al Bentegodi, con Tonali e Kessié in mediana e Krunic, Saelemaekers e Leao a supporto di Giroud. L’unico dubbio riguarda Bennacer: se l’algerino dovesse partire dal primo minuto uno tra l’ivoriano e il bosniaco avanzerebbe sulla trequarti, mentre Diaz sembra ancora destinato alla panchina. Se il tecnico palesa calma è però chiaro che le emozioni siano tante e diversificate: dalla partita con la Lazio il Diavolo sta affrontando sfide da dentro o fuori con consapevolezza, superando tanti momenti complicati che sono serviti per crescere e per non farsi sopraffare dalla paura o dall’ansia di vincere a ogni costo. "Occorre fare attenzione a ciò che si desidera perché lo si potrebbe ottenere": il celebre aforisma sembra calzare a pennello per le ultime concitate ore prima del bivio chiave della stagione rossonera.