Mercoledì 24 Aprile 2024

Gianluca Vialli, la vita e la morte del campione: video

L'ex calciatore è deceduto oggi a Londra, nella clinica in cui era ricoverato per un tumore al pancreas

Il mondo dice addio a Gianluca Vialli, morto a 58 anni per un tumore al pancreas contro cui lottava da cinque anni.

Luca, come lo chiamavano tutti, è stato uno dei centroavanti che più hanno segnato il calcio italiano tra gli anni Ottanta e Novanta: 167 gol, 2 scudetti, 4 coppe Italia, una Champions League e una Coppa Uefa. Ma tutto questo non basta a descrivere l'eredità di un calciatore che ha riscritto le caratteristiche del numero 9.

Dagli inizi nella sua Cremonese fino al tetto d'Europa nel'96 con la Juventus. Un trofeo che Luca aveva già sfiorato nei suoi gloriosi anni a Genova, portando nel '92 la Sampdoria a una storica finale di Coppa dei Campioni, persa solo al cospetto di un Barcellona di fenomeni.

È proprio in quegli anni, dall'84 al'92, che nasce il rapporto prima tecnico, poi quasi fraterno, con Roberto Mancini. I due vengono soprannominati i “gemelli del gol”: Vialli è il bomber spietato, Mancini il 10 estroso. Insieme daranno vita all'epoca d'orata dei liguri culminata nel'91 con la vittoria del primo e unico scudetto della storia della blucerchiata.

Dopo l'ultima parentesi di carriera al Chelsea, uno dei primi a solcare la via oltre manica per i calciatori italiani, Il rapporto con il “Mancio” porta Vialli tra lo staff della Nazionale italiana che affronta la spedizione di Euro2020: l'ultimo trofeo della sua straordinaria carriera. *** Testo di Francesco Lommi Voce di Giancarlo Ricci Montaggio di Arnaldo Liguori