di Paolo Franci
La vince un po’ alla Luke Skywalker, Jannik Sinner. Lui che non sottovaluta mai il potere della forza (mentale) è riuscito a scardinare al secondo turno degli Us Open Chris Eubanks - 6-4, 7-6, 6-2. Intendiamoci, non un’iradiddio: mai andato oltre il 147° posto del ranking, il ragazzone americano galvanizzato dal suo pubblico e da una giornata di quelle che se ti capitano puoi trasformarla in un punto esclamativo. Il gigante alto 2,01 ha iniziato male, recuperato nel primo set dall’1-5 cancellando quattro set point per poi perderlo 6-4. Sorretto da un gran servizio, Eubanks se l’è giocata alla pari nel secondo set, quello che di fatto ha deciso il match.
"Sì, il secondo set è stato decisivo – spiegherà poi Sinner – ho tenuto sono cresciuto con il servizio e vincerlo ha pesato nell’economia della partita". Il potere della forza mentale, Sinner lo ha mostrato eccome, nel tie break del secondo set, quando ha piazzato tre ace che avrebbero spezzato una barra d’acciaio, figuriamoci il povero Eubanks che fin lì se l’è giocata bene. Detto che Kyrgios ha trovato il modo di lamentarsi durante il suo match sostenendo di aver sentito odore di marijuana dagli spalti ("sono asmatico", ha detto), detto che Musetti ha battuto Brouwer 6-7, 6-3, 6-4, 6-2, oggi sarà interessantissimo il match tra Berrettini e l’ex numero uno Andy Murray che, pur non ai livelli di una volta, continua a giocare ogni punto come se fosse l’ultimo grazie ad una condizione atletica invidiabile sfoggiata contro l’americano Nava, al quale aveva ceduto il primo set per poi rifilargli 6-3, 6-1, 6-0. Nel femminile, Serena Williams fa la grande impresa eliminando la numero 2 al terzo set (7-6, 2-6, 6-2) ancora una volta sospinta verso l’ultimo sogno prima del ritiro dal pubblico di New York. Occhio...
pa. fra.