Mercoledì 24 Aprile 2024

Supercoppa, un derby che salva la stagione

Dopo le incertezze in campionato, Pioli e Inzaghi si giocano un trofeo chiave a Riad (ore 20). C’è Giroud, Dzeko preferito a Lukaku

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di Ilaria Checchi

Nessuna pancia piena, anzi, il Milan è affamato più che mai e questa sera, allo stadio Re Fahd di Riad, lo vuole dimostrare. La Supercoppa sarà una questione meneghina e il derby in versione "araba" è pronto ad accogliere, tra Curva Sud e Milan Club, circa 200 tifosi rossoneri, pronti a far sentire da vicino il loro sostegno.

L’umore degli ultimi giorni non è certo buono, considerata l’eliminazione dalla Coppa Italia e la pessima prestazione nel primo tempo a Lecce, ma il tecnico emiliano ha chiarito: "Sappiamo che l’ultima settimana non è stata delle migliori ma questa è una partita a sé, come lo sono tutti i derby. C’è un trofeo in palio che vogliamo vincere ma la nostra stagione non sarà decisa dalla gara che faremo".

Con Calabria a sostenere le parole di Pioli ("L’approccio visto in Salento non si deve più ripetere, la squadra è pronta e vogliosa") il Diavolo punta dritto al Biscione schierando i suoi uomini migliori per esperienza e qualità: dovendo fare i conti, come sempre, con l’infermeria, il tecnico emiliano punta tutto sui suoi leader, con Simon Kjaer, che potrebbe prendere il posto di Kalulu al fianco di Tomori almeno per una parte di derby, Sandro Tonali, che tornerà titolare dopo la squalifica di Lecce, Olivier Giroud, alla caccia del suo primo gol nel 2023, e il capitano. Sarà però l’approccio corale a fare la differenza: la stracittadina, anche se si gioca tra le dune, è da sempre una sfida a parte, se è poi abbinata a un trofeo in gara secca allora la posta in palio si alza: tornare sotto la Madonnina con la Supercoppa non significherebbe solo aver centrato il primo obiettivo stagionale, ma dare una risposta decisa sul campo, mettendo i fatti davanti alle parole spese negli ultimi giorni. La falla, al momento, riguarda il reparto difensivo: il Milan sta subendo troppi gol e deve ritrovare la compattezza in un reparto che la scorsa stagione giganteggiava e riuscire ad arginare Lautaro e Dzeko sarebbe la risposta migliore al primo tempo horror visto in Puglia. L’estro di Leao, l’innato fiuto da gol che si scatena in Giroud quando incrocia i colori nerazzurri e l’imprevedibilità di Brahim Diaz, poi, dovrebbero fare la differenza: "L’Inter è forte, ma come tutte le squadre ha dei punti deboli che ovviamente non svelo, ma abbiamo il nostro piano da portare avanti" la promessa di Pioli, che mai come stasera punta a trovare il Diavolo della cavalcata tricolore.