Giovedì 25 Aprile 2024

Sorpresa Italia, Zaytsev a casa Niente mondiali con gli azzurri

De Giorgi congeda lo Zar: non sarebbe più titolare, e il ct punta su Romanò e Pinali per il futuro

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di Doriano Rabotti

L’Italia farà senza Zaytsev ai mondiali. Come ha fatto agli Europei vinti l’anno scorso, per carità. Ma fa abbastanza scalpore il taglio dello Zar da parte del ct Fefè De Giorgi a meno di un mese dal mondiale che inizierà il 26 agosto e si terrà tra Polonia e Slovenia.

È stato lo stesso De Giorgi a comunicare la scelta a Zaytsev, che era rientrato in azzurro nelle ultime settimane della Nations League, a distanza di quasi un anno dalla fallimentari Olimpiadi di Tokyo, nelle quali aveva giocato con un ginocchio malconcio che subito dopo aveva richiesto una operazione. Nel frattempo, l’Italvolley del nuovo ct (ai Giochi c’era ancora Blengini) ha voltato pagina e ha trovato una sua identità ringiovanita, vincendo anche il titolo Europeo. In questa Italia De Giorgi ha provato a inserire l’esperienza di uno Zaytsev sicuramente ancora lontano dalla condizione soprattutto fisica dei bei tempi. Ma l’esperimento è già finito: sicuramente hanno pesato alcune indicazioni emerse soprattutto nelle finali di Nations League, che l’Italia ha chiuso al quarto posto a Bologna prendendo due sonore lezioni in semifinale e finalina da Francia e Polonia. Zaytsev ha lasciato ieri il ritiro di Cavalese dove lavorava nel gruppo dei 22 dai quali uscirà la lista per il mondiale e in cui è rientrato Giulio Pinali.

Ieri De Giorgi ha annunciato: "dopo una attenta valutazione tecnica e di squadra ho preso la decisione di comunicare all’atleta che non avrebbe fatto parte della rosa dei 14 per il Mondiale. Al fine di evitare qualsiasi tipo di ‘speculazione’, sottolineo che l’atleta ha sempre tenuto una condotta esemplare".

Zaytsev non ha voluto commentare, anche se essendo un lottatore per natura sicuramente non è contento. In azzurro ha giocato dal 2008, ma a 33 anni è difficile pensare che possa esserci un ritorno in nazionale per lui.

Fin qui i fatti ufficiali e le parole dette e non dette dai protagonisti. Agli occhi degli osservatori non è sfuggito, proprio in occasione delle finali di Nations League, che con Zaytsev ’alle spalle’ l’opposto titolare di questa stagione, Yuri Romanò, che fu decisivo anche nella finale del passato Europeo, abbia giocato peggio e in modo più contratto.

Quindi è plausibile che De Giorgi abbia fatto questa scelta, rinunciando al giocatore di maggiore esperienza in un gruppo che di esperienza a questi livelli avrebbe tanto bisogno, facendo un ragionamento simile a quello che portò tanti successi al suo maestro Velasco, quando non convocava Vullo, miglior alzatore italiano del periodo e forse di tutti i tempi, preferendogli Tofoli e lo stesso De Giorgi come vice. Ai tempi Velasco spiegava che a lui interessava avere i giocatori che rendevano la squadra più forte, non il singolo più forte.

Non sarà la stessa storia, ma ci somiglia molto.

Dopo di che, a Bologna l’Italia ha perso perché ha ricevuto e murato malissimo, e togliere Zaytsev dal mazzo non risolverà certo questi due problemi tecnici precisi.

C’è tempo per lavorarci, l’importante è avere chiare le priorità.