Venerdì 26 Aprile 2024

Si è sentito un predestinato

Giuseppe Tassi

Il popolo bianconero vuole la testa di Allegri. La Champions semicompromessa, il campionato che va rotoli e una qualità di gioco inesistente sarebbero ottimi motivi per giustificare il licenziamento di Mister Sorriso Tirato.

Ma la Juve si è incatenata con le sue stesse mani al tecnico livornese. Prima ha mantenuto per due anni Acciughina a libro paga, mentre Sarri e Pirlo tentavano le loro rivoluzioni mpossibili. Poi ha deciso di tornare sui suoi passi, concedendo al leader ritrovato quattro anni di contratto a 9 milioni a stagione, per un impegno complessivo di 60 milioni lordi.

Così la Signora si è legata a doppio filo ad Allegri, si è condannata ad andare avanti, mano nella mano, con un allenatore che oggi è impopolare e inviso a una larga fetta dello spogliatoio.

Ma come ha potuto l’uomo dei cinque scudetti consecutivi perdere il carisma di vincente, le certezze inossidabili che lo avevano portato anche a sfiorare il trionfo in Champions?

Allegri è caduto in un peccato di presunzione, si è sentito all’improvviso un predestinato, un uomo capace di scoprire i segreti del calcio, materia quanto mai viscida e aleatoria per chiunque voglia ingabbiarla in uno scherma. ‘La tattica conta il giusto, contano i giocatori ‘ ripete ossessivo Acciughina. E fin qui ci siamo.

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