Mercoledì 24 Aprile 2024

Roma-Napoli, dal gemellaggio alla folle rivalità

A cavallo tra gli anni '70 e '80 le due compagini erano unite da un grande rapporto, diventato prima antipatia a causa di Salvatore Bagni e poi odio dopo la morte di Ciro Esposito

Salvatore Bagni in un Roma-Napoli

Salvatore Bagni in un Roma-Napoli

NAPOLI, 4 MARZO 2017 - Oggi si affronteranno con il coltello tra i denti, in campo e sugli spalti dove, fino a qualche anno fa, il clima era ben altro: lo chiamavano Derby del Sole e non solo per motivi geografici ma, negli ultimi tempi, quella che è calata nei rapporti tra Roma e Napoli è una notte senza fine. DAL SOLE... - Il legame tra le due città aveva radici storiche: basti ricordare l'alleanza tra il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio per passare poi al sillogismo delle due grandi potenze del Centro-Sud opposte al dominio del Nord. Dalla storia al calcio: per decenni le tifoserie di Roma e Napoli sono state legate da un gemellaggio suggellato in particolare dai rapporti tra la Curva Sud e la Curva B, i cuori pulsanti dei supporter delle due compagini. Gli appassionati di calcio con i capelli grigi ricorderanno le sfilate a braccetto dei sostenitori di Roma e Napoli, i cori di incoraggiamento reciproci e lo scambio di vessilli a coronamento di un rapporto che sembrava destinato a durare. Poi qualcosa si è rotto: colpa di un... ombrello. ... ALLA NOTTE FONDA - Colui che è passato alla storia per avere sulla coscienza la frattura tra i tifosi giallorossi e quelli azzurri è Salvatore Bagni, autore di un brutto gesto al termine di un incontro all'Olimpico avvenuto nella stagione '87/88: la Roma conduceva grazie a una rete di Pruzzo mentre il Napoli era ormai ridotto in 9 uomini a causa delle espulsioni di Careca e Renica. L'epilogo della partita sembrava scritto e invece, un po' sulla falsariga del recente Bologna-Milan, è arrivato il colpo di scena: corner di Maradona, zuccata di Francini e parità ristabilita. A quel punto ecco il raptus di Bagni che sfida la Curva Sud dell'Olimpico con il gesto dell'ombrello: l'ex giocatore dell'Inter si giustificò dicendo che durante la gara c'erano stati dei cori non proprio piacevoli verso i napoletani, a testimonianza di un rapporto già logoro. PROVE DI PACE? - Da lì in poi si sono susseguite alterne vicende: si è provato a ricucire lo strappo ma i tentativi sono falliti. La vera ferita che ha macchiato definitivamente il Derby del Sole è stato l'assassinio di Ciro Esposito, tifoso azzurro, per mano di Daniele De Santis, sedicente sostenitore della Roma. Una ferita che ancora brucia ma che, a distanza di anni, potrebbe essere paradossalmente il punto di incontro tra due squadre unite da tanti valori e, soprattutto, da una rivale in comune: quella Juventus che continua a tarpare i sogni di entrambe.