Mercoledì 24 Aprile 2024

Rancori e nuovi sospetti "Bullismo contro Masi"

F1, Horner (Red Bull) difende l’ex direttore di gara: "Cacciato ingiustamente". Da venerdì ultimi test in Bahrain, la Fia assicura massimo rigore sulle regole

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di Leo Turrini

Arsenico e vecchi rancori. Conditi da nuovi sospetti. Del resto, la Formula Uno non sarebbe tale in assenza di veleni. È un classico, fra accelerazioni a trecento all’ora e brusche sterzate…

Da dopodomani, venerdì, la pista di Sakhir nel Bahrain sarà teatro dell’ultima sessione di test precampionato. Sullo stesso circuito che domenica 20 marzo ospiterà il primo Gran Premio della stagione.

"Vogliamo offrire emozioni ai nostri fans – dice Stefano Domenicali, l’erede italiano di Bernie Ecclestone –. Nel nostro piccolo, speriamo di portare serenità alla gente comune".

Domenicali è stato molto coraggioso nello schierare subito l’ambiente della F1 sulla tragedia ucraina: ha annullato la corsa di Sochi immediatamente e ha rinunciato ad anni di contratto con gli organizzatori russi. Che ora minacciano di fare causa al Circus per una decisione non condivisa e che ritengono troppo penalizzante.

La polemica. E adesso un cenno a cose meno drammatiche. La tregua fra Red Bull e Mercedes è già finita.

Ieri in una intervista alla Bbc il capo dei Bibitari, Chris Horner, ha di nuovo prese le difese di Michael Masi, l’arbitro dei Gran Premi rimosso dalla Fia dopo le vicende di Abu Dhabi.

"Masi è stato trattato ingiustamente – ha ribadito Horner –. Certamente nell’arco della stagione aveva commesso errori, come tutti. E anche ai nostri danni. Ma il verdetto finale del campionato è stato ineccepibile".

E ancora: "Masi è stato bullizzato dai fans di qualcuno (Mercedes ed Hamilton, ndr). Non si sono levate voci contro chi sul web lanciava minacce contro di lui e contro la sua famiglia. Lo trovo inaccettabile".

Le regole. Intanto da dopodomani in Bahrain capiremo meglio in quale direzione gli ingegneri dei team si siano mossi nella applicazione delle regole nuove.

Ci sono da tempo voci incontrollate sulle scelte “estreme” compiute dai tecnici di Mercedes e di Red Bull. Sicuramente nei collaudi di Barcellona le due squadre leader si erano…nascoste: ma non potranno farlo, almeno non di più di tanto, sul tracciato che terrà a battesimo il mondiale.

Per parte sua, la Federazione internazionale ha riservatamente fatto sapere a tutti i concorrenti che non esiterà a sanzionare chi pretendesse di “aggirare” le norme.

Mah…