Venerdì 26 Aprile 2024

Pogba non si opera, torna tra un mese

Giocatore e società rischiano: scelgono la terapia conservativa per recuperarlo a breve e fargli giocare i mondiali. Cambia il mercato

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Paul Pogba rientrerà tra cinque settimane: appena il tempo di sottoporsi ad una terapia conservativa che gli consentirà di evitare l’intervento al menisco e di salvare quindi il Mondiale. E’ questa la decisione maturata ieri dal giocatore e dalla Juventus dopo che il Polpo si è sottoposto in Francia ad una visita specialistica con il luminare Bertrand Cottet-Sonnery, un vero e proprio guru delle ginocchia, che ha operato recentemente anche Zlatan Ibrahimovic.

Il ginocchio destro però continua a dargli fastidio, come confermano le immagini che lo hanno immortalato all’aeroporto ‘Sandro Pertini’ di Torino Caselle. Pogba non ha perso il sorriso. "Ecco i paparazzi" ha anche scherzato con chi lo filmava, però si vedeva chiaramente che il passo era claudicante. D’altra parte, in America si è procurato una lesione al menisco laterale particolarmente dolorosa e bisognava capire come procedere nel percorso di riabilitazione. All’incontro con Cottet-Sonnery ha partecipato anche il dottor Luca Stefanini, il responsabile dello staff medico della Juventus, che ha accompagnato Pogba negli studi di Lione. Tra terapia conservativa e intervento chirurgico, il Polpo aveva davanti a sé diverse strade, anche se con conseguenze totalmente differenti. La fisioterapia e il periodo di riposo gli permettono ora di rientrare in tempi brevi ma con il rischio però di pericolose ricadute. La rimozione del menisco lo avrebbe tenuto fuori per un paio di mesi, anche se in futuro non avrebbe escluso nuove problematiche, la sutura della lesione infine avrebbe risolto ll’infortunio una volta per tutte, ma lo avrebbe costretto a saltare il Mondiale in Qatar a metà novembre.

Allegri avrà così Pogba a metà settembre e il francese non dovrebbe perdere più delle prime 4-5 partite di campionato.

La notizia di Pogba cambia ovviamente il mercato della Juve. La società sta stringendo i tempi per Paredes. L’argentino ex Roma è uno dei giocatori che il Psg ha messo in uscita (al suo posto dovrebbe arrivare Renato sanches, sul quale c’è anche il Milan) e ora i parigini avrebbero aperto anche all’ipotesi del prestito. Da non tralasciare anche l’ipotesi che, se le cose non si muoveranno, la proprietà dei bianconeri decida di mettere di nuovo mano al portafogli, come fece a gennaio per Vlahovic, e presenti un’offerta da 60-65 milioni alla Lazio per Milinkovic-Savic. Ma la Juve è al lavoro anche su un altro fronte, quello dell’attaccante che Allegri ha chiesto come ‘spallà o alternativa a Vlahovic. Ai nomi di Muriel (l’Atalanta chiede 15 milioni) e Morata (ma l’Atletico non vuole più darlo in prestito) si sono aggiunti quelli di Depay del Barcellona e dello svincolato Mertens, che pur essendo stato un simbolo del Napoli ora potrebbe ‘tradire’ e passare alla Vecchia Signora. Non è forse un caso che il belga abbia messo in stand by le nuove proposte che ha ricevuto dalla Salernitana. Non è da escludere nemmeno un ritorno di fiamma della Juve per Kostic, che però è un attaccante esterno: per questo il serbo non ha accettato le offerte del West Ham.