Mercoledì 24 Aprile 2024

Olimpiadi, si allarga il dissenso tra i cavalieri e la Fei

di Paolo Manili

Ancora critiche e sempre più circostanziate alla politica sportiva Fei da parte dell’International Jumping Riders Club. Dal comunicato emesso ieri dall’associazione dei cavalieri (www.ijrc.org) si evince che il voto espresso dalla recente Assemblea Fei a favore del nuovo format olimpico a tre binomi per squadra – contestatissimo dai cavalieri – sia stato espresso da una maggioranza di Paesi che sono minoranza nelle competizioni internazionali. Cosicché le nazioni che sono vere protagoniste vengono governate e devono accettare regole dai Paesi che sono lontani da questo sport e hanno minore conoscenza delle relative situazioni tecniche e sportive.

"Dati alla mano risulta che – dice la nota dell’Ijrc – il conflitto sul format olimpico non si svolge tra Paesi europei (ossia quelli che producono più cavalli, atleti, eventi e indotto economico, ndr) e il resto del mondo, ma tra chi ha partecipato alle Olimpiadi e chi no. E’ infatti emerso che dei soli 30 Paesi che hanno votato per il vecchio format sostenuto dall’Ijrc, con squadre a 4 binomi e "drop score" (la possibilità di scartare il peggior risultato di quattro), il 90% circa ha partecipato alle Olimpiadi. E che dei 34 Paesi che hanno partecipato alle Olimpiadi solo il 10% circa preferisce il nuovo format. Invece dei 70 Paesi favorevoli al nuovo format meno del 10% ha partecipato alle Olimpiadi o ha cavalieri che gareggiano in Nations Cup e gare "cinque stelle".

Molti di questi Paesi non hanno nemmeno la possibilità di qualificarsi ai Giochi di Parigi 2024". A questo punto l’Ijrc si chiede perché le nazioni che partecipano ai Giochi debbano sottostare a norme dettate da Federazioni che non hanno esperienza olimpica e che nemmeno parteciperanno.

Insomma la Fei appare sempre più lontana dalle reali esigenze di questo sport, senza mai mettere al centro il vero tema, il vero protagonista: il cavallo. Il cui benessere è stato messo a rischio con lampante evidenza proprio dal format a tre durante i Giochi di Tokyo. L’Ijrc avanza non solo critiche, ma anche proposte: non dequalificare le Olimpiadi ma aiutare i Paesi "neofiti" ad elevare il loro livello, superare i contrasti per aumentare i Paesi partecipanti alle Olimpiadi.