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L’Australia ha detto sì. E l’uomo con la racchetta più forte del pianeta ci sarà lì a Melbourne. Sì, Nole Djokovic proverà a vincere il 21esimo Slam in carriera e sorpassare - chissà, forse definitivamente - i due rivali di sempre, Rafa Nadal e Roger Federer. E questo non farebbe altro che aumentare il divario che c’è con quei due nella considerazione dei fan. Perchè Nole, numero uno o no, per molti è l’intruso, il terzo incomodo, l’uomo che osò sedersi tra gli dei. Ad annunciare lo ’yes i can’ è stato lo stesso Nole Djokovic con una foto social (qui a fianco) che lo ritrae in procinto di volare per Melbourne. Una sorta di benvenuto a se stesso per questi Open australiani su Instagram: "Buon anno a tutti! Vi auguro tutta la salute, l’amore e la felicità e che possiate provare amore e rispetto verso tutti gli esseri su questo meraviglioso pianeta - ha scritto il numero uno al mondo - Ho trascorso momenti fantastici con i miei cari durante la pausa e oggi sto andando in Australia con un permesso di esenzione. Andiamo 2022!". Felice, Nole. Con una parolina nel suo messaggio- "esenzione" - che, letteralmente, ha fatto esplodere la bomba delle polemiche. Pur di fronte ad una situazione che per questioni di privacy, come vedremo, non è del tutto chiara. Esenzione da cosa? Dal vaccino o dall’obbligo di essere vaccinato per quel torneo? E perchè? Djokovic aveva annunciato di aver contratto il Covid durante l’evento Adria Tourdel 2020, da lui organizzato che culminò con un focolaio del temutissimo virus. Nole sbarca in Australia da non vaccinato dopo settimane di tira e molla: viene, non viene, ma non può. Il braccio di ferro con l’Atp (con la rinuncia alla Atp Cup) e la Federtennis australiana, naturalmente obbligata ad ...
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