Mercoledì 24 Aprile 2024

Non è affatto una sconfitta

Leo Turrini

Attenzione, questa non è una sconfitta. È vero, sul delirante circuito Saudita hanno vinto i bibitari, grazie ad un Verstappen cui la fresca gloria iridata non ha minimamente tolto l’appetito. Ma la Ferrari di Mattia Binotto ha offerto un’altra grandissima prestazione.

Leclerc, che non perde occasione per mostrarsi al livello del rivale olandese, rimane saldamente al comando del mondiale piloti, mentre nella graduatoria riservata ai costruttori l’azienda di Maranello ha addirittura più punti di Mercedes e Red Bull messe assieme. Incredibile, se solo si pensa a tre mesi fa.

Attenzione, questa non è una sconfitta. Sul serio. Semmai, è il thriller mozzafiato che continua a svilupparsi, scena dopo scena. E di nuovo viene da pensare alle coronarie di noi tifosi, se ci si rende conto che ci aspettano altre 21 gare presumibilmente molto simili come svolgimento.

Non starò qui a proporre riflessioni sugli episodi che forse possono aver fatto pendere il piatto della bilancia dalla parte dell’olandese, fra virtual safety car e bandiere gialle sventolate forse a sproposito. Non sarebbe nemmeno giusto, visto che stiamo raccontando l’epopea di due coetanei, appunto Max e Carletto, che se le suonano di santa ragione su qualunque tipo di circuito.

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