Giovedì 25 Aprile 2024

Nibali all’ultimo Giro: "A fine anno smetto"

Lo ‘squalo’ ha voluto dare l’annuncio nella sua Messina: "Ho ricevuto tanto, è arrivato il momento di pensare alla famiglia"

Migration

di Angelo Costa

Non c’è posto migliore della propria casa per annunciare una decisione importante: nella sua Messina, che come sempre l’accoglie da trionfatore, Vincenzo Nibali fissa la data di scadenza di una grande carriera. "Questo è il mio ultimo Giro d’Italia. E sarà anche il mio ultimo anno da ciclista", dice Vincenzo Nibali, salito appositamente sul palco del Processo per confermare ciò che da tempo era più di un sospetto.

Fine corsa Nibali: alla soglia dei 38 anni, che compirà a novembre, lo Squalo mette il punto su un’avventura lunga diciotto stagioni, nella quale non ha vinto tutto, ma abbastanza per esser ritenuto uno dei grandi della bici. Intanto tutti i giri che contano: due in Italia, un Tour e una Vuelta, privilegio che condivide con altri sei campioni. Poi un paio di Lombardia e una Sanremo, la classica meno adatta a lui. E ancora: due titoli nazionali, altrettante Tirreno-Adriatico, oltre ad altri sette podi nelle grandi corse a tappe, un conto al quale mancano una Liegi, soffiatagli da un kazako che poi sarebbe finito nella rete del doping, e una medaglia olimpica sfumata con uno scivolone in discesa a Rio. Cifre che spiegano abbastanza quanto sia stato forte e completo un corridore non abbastanza amato per quanto ha conquistato, forse perché la popolarità se l’è cercata con i risultati, restando persona e non diventando personaggio.

"E’ arrivato il tempo di restituire il tempo tolto alla famiglia e agli amici per dedicarmi alle due ruote", racconta Nibali affrontando la salita più impegnativa: evitare di commuoversi. Ci riesce fino a quando la Rai non gli dedica un filmato con le immagini delle vittorie più belle: "Siete riusciti a farmi piangere: diciotto anni sono fatti di momenti speciali e di situazioni difficili, perché in questo sport c’è il bello e c’è il cattivo, rivedere Scarponi è sempre un’emozione fortissima", ammette lo Squalo, liberando le lacrime.

Ci sono mamma Giovanna e papà Salvatore, c’è Colbrelli in collegamento da casa ("Sarà dura trovare un altro Nibali"), ci sono gli amici e una città intera che lo fanno sentire l’eroe di sempre. Mancano la moglie Rachele e la figlia Emma, ma sono in cima ai suoi pensieri: "Il ciclismo è passione, sacrificio e dedizione con la complicità della famiglia, che ti supporta e ti sopporta", dice Vincenzo, ricordando che la carriera la chiuderà a fine stagione, ma intanto non si limiterà a fare passerella, perché c’è un Giro da portare avanti. "Voglio godermelo al meglio, qualsiasi cosa accadrà non mi toglierà il sorriso. La maglia rosa? Bisogna esser consapevoli: sto bene, nei prossimi giorni capirò se posso far classifica o devo pensare alle tappe". Chiaro l’obiettivo: salutare alla Nibali.