Mercoledì 24 Aprile 2024

Mou e Big Luciano, un duetto da scudetto

Roma-Napoli è la sfida tra due ex rivali ora diventati amici: Spalletti contro il suo passato cerca il colpo che può dare la fuga buona

Migration

di Paolo Franci

Da ’Zeru tituli’ a ’Spallettone’. Da quella presa in giro arrogante e affilata come una spada giapponese, all’abbraccio in campo e in differita, davanti alle telecamere, lo scorso anno. Ora c’è amicizia profonda tra i due, costruita sull’abbraccio in campo e i complimenti fuori. D’altra parte ne è passato di tempo da quel 3 marzo 2009, quando Mou l’aspirapolvere di ’tituli’ sbeffeggiava i rivali, Roma di Spalletti compresa, la più bella di tutte che pure avrebbe meritato di vincere più di quel che ha vinto. Ma quell’Inter lì, costruita prima dal Mancio e sparata nella galassia da Mou, era una montagna enorme da scalare.

Tredici anni dopo, se non si mandano cuoricini emoji a mezzo conferenza stampa, poco ci manca. Anche se di motivi per renderla elettrica ce ne sono a cesti. Partendo dalla rivalità tra Roma e Napoli, storica e negli ultimi anni anche drammaticamente tesa per la morte di Ciro Esposito nel 2014. Storia tremenda.

E poi c’è Big Luciano. Artista del pallone che ha disegnato mondi giallorossi straordinari. Quella che duellò con l’Inter per lo scudetto e che tornò per fare ancora benissimo, tra le mille incongruenze pallottiane, pur nel mezzo di quel corto circuito prolungato con Francesco Totti. Da lì, Spalletti è diventato un simbolo da esorcizzare, fischiare, alla faccia della doppia militanza e dei risultati ottenuti. Adesso torna da primo in classifica con una squadra bella e siderale lui che, a 63 anni, aspetta ancora di vincere qualcosa di pesante qui da noi, dopo 2 coppe italia e una Supercoppa tricolore.

Lo scudetto? Solo con lo Zenit. Cosa ha vinto Mou si fa invece fatica a contenerlo sulla pagina di wikipedia. La differenza è abissale, ma poche volte a Big Luciano è capitato di presentarsi a Roma da favorito. Siamo andati a sbirciare cosa dice il bookmaker 888.it e Spalletti da tre punti si gioca a 2,40 contro il 2,90 di Mou. Non è poco considerando il peso dell’Olimpico e la forza di Mou. In ogni caso, si abbracceranno perché ’Spallettone’: "È un tipo sincero – osserva Mou – quando dice che siamo amici e ci rispettiamo".

Anche Big Luciano sparge miele: "Amici? Mi saluta come un amico e io faccio altrettanto". Mou si arrabbia se gli danno del difensivista. E in effetti uno che gioca spesso con tre punte e Pellegrini che difensivista è? Spalletti di questi tempi è talmente perfetto che sa come uno scivolone potrebbe "incidere sul continuare a lavorare in maniera serena".

Strana storia di Luciano e Josè. Spalletti amatissimo fino alla rottura con Totti. Josè nemico detestato ai tempi dell’Inter. Tredici anni dopo, Mou a Roma è sacro e intoccabile come il Colosseo. Spalletti no. Lo sommergono di fischi. Se è il bello o il brutto del pallone, fate voi.