Mercoledì 24 Aprile 2024

Milano-Sanremo 2020, le pagelle di Angelo Costa

Van Aert merita 10. Van der Poel delude e finisce dietro la lavagna (4)

Wout Van Aert, vincitore della Milano-Sanremo 2020 (Ansa)

Wout Van Aert, vincitore della Milano-Sanremo 2020 (Ansa)

Bologna, 8 agosto 2020 - Il belga Wout Van Aert ha vinto la Milano- Sanremo 2020, battendo allo sprint il francese Julian Alaphilippe, che in questa classica si era imposto l'anno scorso.

10 a Wout Van Aert. Come alla Strade Bianche, non sbaglia una mossa: si presenta davanti quando c’è da attaccare il Poggio, è il primo a rincorrere Alaphilippe quando allunga, gli si appiccica in discesa e lo stende con uno sprint dove non cede mai. Un anno fa, dopo l’incidente al Tour, si temeva per la sua carriera: ora che è tornato, intende restare a lungo.

9 a Julian Alaphilippe. Per essere uno che non sembrava al massimo della condizione fa un mezzo capolavoro: talento e classe lo portano vicino a un clamoroso bis. Non ci fosse Van Aert, al quale consente di rientrare in discesa prendendo larghe due curve, firmerebbe una Sanremo costruita con un attacco a gittata più lunga del solito sul Poggio.

7 a Giacomo Nizzolo. Il più dimenticato dei nostri velocisti conferma di essere anche il più pronto: il quinto posto gli vale il titolo simbolico di migliore degli italiani, ma soprattutto ribadisce che rispetto a tanti colleghi non soffre né gli strappi e tantomeno le distanze, a maggior ragione quando sono extralarge come in questa occasione. Fa il massimo, applausi.

6 a Vincenzo Nibali. Prova a inventarsi qualcosa, assecondato da una squadra che gli prepara il terreno di caccia: Conci e Mosca prima, Ciccone e Brambilla poi gli servono la possibilità di provarci sul Poggio. E’ lui ad accendere la battaglia, innescando la spietata reazione di Alaphilippe e di Van Aert, contro i quali non può nulla.

5 a Peter Sagan. Non è attentissimo sul Poggio, dove perde l’attimo buono ammesso che abbia energie per seguire i due che scappano. Perde anche la volata per il podio, pagando dazio a Matthews. La realtà è che la Sanremo per Peter Pan è diventata una maledizione: sempre a portata di mano, sempre portata via all’ultimo dal più bravo di turno.

4 a Van der Poel. Sbandieratissimo anche dopo una Strade Bianche in cui è uscito presto dalla lotta per il successo, resta a metà del guado di una Sanremo che corre quasi sempre davanti, senza mai dare l’impressione di avere il colpo per chiuderla davanti. Ci sia caldo o faccia freddo, dopo tante ore di corsa il re del ciclocross sembra regolarmente spegnersi alla distanza.