Venerdì 26 Aprile 2024

Messi, il dito nella piaga: "In Qatar l’Italia sarebbe stata favorita"

La ’Finalissima’ tra gli azzurri e l’Argentina che ha vinto la Copa America. Chiellini ai saluti: "Non ho rimpianti"

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Leo Messi domani guiderà l’Argentina nell’inedita ’supercoppa’ tra i vincitori del campionato Europeo e della Copa America: l’hanno chiamata ’Finalissima’, la sfida di Wembley nella quale gli azzurri sfoggeranno anche una nuova maglia.

Domani la ’pulce’ darà il massimo, ma a sentire Messi il favore più grosso l’Italia l’ha fatto mancando la qualificazione ai mondiali: "Sarà una partita ufficiale, ci sarà in palio una coppa e vogliamo vincerla come loro – ha detto Messi –. Sono i campioni d‘Europa, si fossero qualificati per i Mondiali sarebbero stati i favoriti. Sono stati sfortunati, potevano qualificarsi già nel girone. Nessuno avrebbe voluto incrociare l’Italia al sorteggio e sarà un bel test per noi".

Il problema alla fine non si è posto, con grande tristezza di Giorgio Chiellini, che ieri ha tenuto forse la sua ultima conferenza stampa pre-partita da capitano: "Avrei voluto cambiare la mia storia con i Mondiali, purtroppo non ci sono riuscito. Ma non ho rimpianti, la mia carriera posso definirla in un solo modo: inimmaginabile".

Difficile dargli torto, per un percorso azzurro durato 18 anni e 116 partite (con la prossima raggiungerà al 4° posto Daniele De Rossi), la prima volta che entrò a Coverciano era stato convocato nella rappresentativa Under 15. "Dopo la finale di Coppa Italia con l’Inter mi sto preparando da settimane per la sfida con l’Argentina perché volevo finire alla grande. Non sarebbe stato lo stesso, con tutto il rispetto, chiudere in Nations League con la Germania...".

Dopo, la fascia passerà al braccio di Leonardo Bonucci: "Prima di me c’era Buffon, poi Cannavaro, ognuno ha il suo modo di essere. Leo sorride meno di me? Conta essere sempre se stessi e di supporto per i compagni con le proprie caratteristiche. Io ho cercato sempre di trasmettere i miei valori, Leo sarà un buon capitano".

E una proposta: "Bisognerebbe mettere qualche difensore vecchio stampo a insegnare ai giovani difensori il piacere del contatto con l’avversario: io sono stato fortunato perché sono cresciuto con Cannavaro".