Sabato 27 Aprile 2024

Mancini, adesso prenditi quello che ti meriti

Il ct: "Non ho mai vinto né l’Europeo né il Mondiale: voglio rifarmi". Si gioca alle 21. Tom Cruise telefona agli inglesi: "Mission possible"

di Paolo Franci

Più che magiche, per lui sono state ingiuste. Una perlomeno, quella che mise in ginocchio l’Italia in semifinale contro l’Argentina di Maradona. Lui, Roberto Mancini c’era, gran protagonista prima nell’Under 21 e poi con l’Italia più bella di Azeglio Vicini. Trentuno anni dopo, il ciuffo meno ribelle e tanta saggezza messa in cascina, RobyMancio ci pensa ancora. Eccome: "Voglio riprendermi da allenatore quello che non ho avuto da giocatore, con Under 21 e in Nazionale non sono riuscito a vincere né l’Europeo né il Mondiale nonostante meritassimo". Scherza sulla divertente copertina del ’The National’, il giornale scozzese che l’ha trasformato in William Wallace-Braveheart: "Una cosa davvero simpatica", dice, sperando che gli vada meglio contro la ’tirannia’ inglese. C’è tutto per fare la grande impresa e non solo per il momento d’oro. C’è una domenica mai vista prima con Berrettini e Wembley. E poi c’è quell’11 luglio: "Spero che la data possa essere importante per la seconda volta per noi italiani" dice il ct, riferendosi al trionfo mondiale più bello 39 anni fa in Spagna. Durante il ritiro pre-Europeo definì la sua Nazionale con un aggettivo, "divertente", riferendosi non solo alle bollicine del gioco altamente spettacolare, ma anche alla capacità di riunire un popolo, il nostro, nuovamente sotto la bandiera dell’Italia. Oggi, dopo aver raggiunto la finale, l’aggettivo cambia: "Sostanzioso", dice convinto Mancini. D’altra parte ha ragione. Prima ha messo ko una dietro l’altra le squadre nel girone, adattandosi alle diverse difficoltà, certo non proibitive. Poi ha risposto alla prima partita dentro-fuori opponendo alla grande fisicità dei ruvidi austriaci una prova di carattere che ha permesso al talento di riaffiorare nel momento decisivo. Quando è invece toccato al Belgio, numero uno del ranking mondiale, ha tirato fuori un p ieno di personalità che ha fatto fare a Lukaku non una bella figura. Infine, la Spagna, contro la quale l’umiltà di tenere botta, resistere, difendere e adattarsi ha tirato fuori il meglio della tradizione italiana.

Ieri la Nazionale inglese ha ricevuto due messaggi speciali: una telefonata da Tom Cruise, attore tra l’altro in "Mission Impossible" che ha assicurato di tifare per l’Inghilterra. L’altro, una lettera della Regina per il ct Southgate. Il quale molto sportivamente ha fatto un appello ai tifosi di non fischiare l’inno italiano. Ora 21, fischio d’inizio: è la notte che speravamo di vivere da cinque anni.