Venerdì 26 Aprile 2024

L’Olimpico intitolato a Paolo Rossi? Si può fare

C’è il sì della Camera. Con 387 voti a favore è stato approvato l’ordine del giorno che impegna il governo a prendere in esame l’ipotesi di intitolare a Paolo Rossi, straordinario protagonista del Mondiale dell’82, lo stadio Olimpico di Roma, tempio del Coni e di tutto ciò che indossa l’azzurro. Un’idea che nasce dunque dalla maglia della Nazionale, anche se poi c’è chi si chiede perché, allora, non a Pietro Mennea o a qualche altro grande dello sport italiano?

"Sono commossa, è una notizia che mi rende felice", è il commento di Federica Cappelletti, vedova di Paolo Rossi. "Ringrazio l’onorevole Zanettin (forzista, primo firmatario della porposta ndr) e anche la sottosegretaria Valentina Vezzali per l’impegno profuso. In particolare mi fa piacere che anche la politica si stia muovendo, dopo che l’ha fatto il mondo dello sport e il calcio in particolare. Paolo è un eroe nazionale, che è stato capace di unire tutta la nazione e lo sta facendo ancora adesso che non c’è più, con tanti tifosi e appassionati che lo ricordano con affetto. Al calcio, italiano e mondiale, Paolo ha dato molto, quindi si tratta di un riconoscimento meritato".

Però, c’è chi dice no pur con rispetto, come l’ex parlamentare Paolo Cento, presidente del Roma club Montecitorio: "Rossi ha una storia del tutto estranea a questa città e allo stadio Olimpico essendo la vicenda sportiva ed umana di Rossi radicata in altri territori e colori sportivi" e chi lo vorrebbe intitolare ad Agostino Di Bartolomei, indimenticato capitano romanista, scelta difficile in uno stadio che è anche della Lazio.

Alle polemiche replica con eleganza Federica: "Vorrei che il percorso di intitolazione porti a unire e non a dividere. Lo stadio di Roma è delle nazionali italiane, quindi c’è anche la maglia di Paolo".

p. f.