Mercoledì 24 Aprile 2024

L’Italia è Sinner, ora tocca a Krajinovic

Vinto il derby contro Fognini a Roma, Jannik scrive sulla telecamera ’Forza Milan’, poi si scusa: "Fabio è interista, era un gioco"

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di Paolo Franci

Diego Nargiso fa bene a sottolinearlo alla fine del match, mentre l’elicottero della Polizia volteggia sul Centrale per controllare che nei paraggi nulla accada tra juventini e interisti. "Una grande partita tra due dei migliori giocatori italiani degli ultimi dieci anni". Vero, anche se non c’è Matteo Berrettini, padrone di casa e il migliore di tutti, classifiche alla mano. Però ha ragione Diego. E’ stata una gran bella partita, davanti a un pienone pazzesco sul Centrale, in una giornata che ha polverizzato il record di presenze agli Internazionali Bnl: 36.803 persone.

Due ore e tre minuti di match che sembrava potersi risolvere in un soffio di tennis altoatesino e che, invece, ha flirtato con l’incertezza fino al terzo set inoltrato. Alla fine, l’ha portato a casa Jannik Sinner 6-2, 3-6, 6-3, ma è stata una fatica e, va detto, più di una volta s’è avuta l’impressione che, con la curva giusta, Fognini l’avrebbe potuta portare a casa. E infatti dirà alla fine: "Sono inc....ato nero, gli ho regalato la partita". Fabio alla grande - all’alba dei 35 anni - che ha fiutato l’impresa contro un Sinner non esaltante, per niente, che pure è uscito bene nel terzo set. Ha giocato tanto, troppo corto Jannik per non ingolosire Fabio e lasciargli ben oltre il lecito la chance di giocare con i piedi nel campo. E Fognini ne ha approfittato trasformando quella carezza di classe e talento che è il suo tennis in un pugno che ha stordito Sinner, in particolare in quello splendido secondo set in cui ha dominato più di quanto non dica il 6-3.

"Grazie alla Coppa Davis ho conosciuto meglio Fabio che mi ha dato una grande mano in un momento in cui mi dovevo assumere grandi responsabilità", dirà alla fine Sinner, dopo aver scritto un "Forza MIlan" con cuore a corredo sulla telecamera alla fine del match. "Si ma poi mi è dispiaciuto per Fabio che è interista e negli spogliatoi mi sono scusato... Alla fine ci abbiamo riso su".

Che fosse un derby italiano di pallone e racchetta lo si sapeva: Sinner trattiene il fiato per la corsa scudetto del Milan, Fabio, interista di quelli tosti, spera in un passo falso milanista, tipo quello di Sinner nel secondo set. E sarà mica un caso che, dopo ave breakkato sul 3-1 l’altoatesino e aver subito il controbrek, si sia caricato a pallettoni quando qualcuno dal pubblico gli ha gridato: "Fabio! L’Inter sta perdendo!".

Uno scherzo che però ha incendiato il tennis di Fabio. Non senza le solite, eccessive reazioni di nervi. Proprio sul quel break Fognini ha sbriciolato la racchetta sbattendola ripetutamente sulla terra del centrale, prendendosi lo scontatissimo ’warning’ .

Ora c’è da capire che Jannik Sinner sia questo. Se questa mancanza di profondità sia solo l’effetto collaterale di una partita sentita contro l’amico della Davis o se, piuttosto, ci sia qualcosa di inceppato nel suo tennis. Lo scopriremo oggi, comunque, contro un altro ’fifty’ del ranking Atp - Fognini è n° 57, il serbo 53 - Filip Krajinovic che l’ha fatta grossa (in senso buono) travolgendo Rublev in due set. Avversario pericoloso per Sinner, soprattutto se si presenterà in campo, oggi per gli ottavi, in ’’modalità Fognini’. In ogni caso, il tabellone che poteva farsi più dolce se Dimitrov non avesse sprecato due match point con Tsitsipas, sarà invece in salita tremenda. Se Jannik dovesse superare, come è nel pronostico, Filip il serbo, si ritroverebbe ai quarti contro il biondo Stefanos e poi Zverev (ieri ha superato Baez) in semifinale. Storia durissima, ma è anche vero che l’obiettivo di SInner è proprio quello di poter dare del tu a questi giocatoroni, anche se negli ultimi mesi la flessione c’è stata e si è vista. Va però detto che Jannik è uscito alla grande dal trappolone del terzo set, quando Fognini si è portato dall’1-4 al 3-4 breakkando il rivale. E lì, la tenuta mentale di Jannik è stata il porto sicuro che ha fatto la differenza. Agli ottavi approda anche Nadal che frantuma Isner - ora avrà Shapovalov - e sbotta: "Smettetela con i paragoni con Alcaraz! L’unica cosa che so è che non posso parlare tutti i giorni della carriera di Carlos. Se vincerà 25 Slam sarò felice per lui e per il nostro Paese...".