Venerdì 26 Aprile 2024

L’Italia comanda con la forza della squadra

Miressi, Ceccon, Zazzeri e Frigo d’oro nella staffetta 4x100 stile maschile, Scalia d’argento e Pizzini di bronzo: gli azzurri staccano tutti

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di Gianmario Bonzi

Il grande slam, leggi medaglia ad Europei, Olimpiadi e Mondiali, era già stato completato, con la ciliegina sulla torta del titolo iridato in vasca da 25m ad Abu Dhabi, lo scorso dicembre. Ora si trattava di salire uno o due gradini del podio anche in vasca lunga. E quale migliore occasione degli Europei casalinghi di Roma, per invertire la tendenza? Detto, fatto. Proprio alla vigilia Thomas Ceccon si era detto tranquillo: "Penso che possiamo vincere due staffette, la mista e quella a stile libero, e anche piuttosto agevolmente". In acqua in effetti è pandemonio azzurro: Alessandro Miressi, il citato Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo dominano la 4x100sl dei Campionati europei di Roma 2022, riportando l’Italia al titolo dopo 16 anni. Miressi apre in 47’’76 (quarto); poi il numero di Ceccon (47"88) per il primo posto che un super Zazzeri (47’’60) e Frigo (47’’26) mantengono agevolmente, annichilendo le speranze degli avversari. Gli azzurri (foto grande) nuotano in 3’10’’50 (resiste il primato italiano), alle loro spalle l’Ungheria seconda in 3’12’’43 e la Gran Bretagna terza in 3’12’’70. La staffetta veloce a stile è andata a medaglia in ben dieci delle ultime undici edizioni degli Europei, collezionando tre vittorie (2004-2006-2022). Si tratta di un’ulteriore testimonianza della affermazione ai massimi livelli del movimento azzurro, che, in precedenza, tra il 1962 e il 2000, aveva archiviato un solo podio, datato 1977.

La quarta giornata di gare nel nuoto in corsia regala il primo podio importante individuale a un talento mai completamente espresso. Ora l’acuto è finalmente arrivato, anche se non era impossibile, soprattutto dopo la semifinale e il primato italiano stampato sabato (27“39), puntare direttamente al bottino pieno. Silvia Scalia conferma comunque l’ottimo stato di forma, la costante crescita ed è argento scintillante nei 50 dorso in 27’’53, dietro la francese Pigree (insieme nella foto piccola), oro in 27“27. "Sono alle stelle perché è la prima medaglia individuale della mia carriera - spiega Scalia -. Ero venuta a Roma per far bene e credo di essere andata anche oltre le mie aspettative. Una gioia incredibile". La giornata da incorniciare dell’allenatore Matteo Giunta, nonché futuro sposo di Federica Pellegrini e allenatore a Verona proprio di Silvia Scalia e Luca Pizzini, si chiude con il bronzo del ranista veneto nei 200 rana (2’09“97), nella gara vinta da Wilby (Gbr) su Mattsson (Fin). Completato il tris di podi personali agli Europei dopo quelli di Londra 2016 e Glasgow 2018, sempre sul terzo gradino. L’affermazione citata della staffetta maschile è doppiamente significativa perché consente all’Italia di stabilire il nuovo record nazionale di medaglie d’oro nella rassegna continentale degli sport acquatici, 11, uno in più rispetto alla precedente edizione di Budapest 2021.

Italia prima nel medagliere assoluto con 11 ori, 10 argenti, 5 bronzi e 26 podi totali.