Mercoledì 24 Aprile 2024

Lewis d’Arabia scatta già sui diritti

F1, oggi le libere sul nuovo circuito. Hamilton accusa: "Non a mio agio, altri hanno scelto di correre qui"

di Leo Turrini

La F1 sbarca per la prima voltain Arabia Saudita e a tenere banco è la politica. Ieri Lewis Hamilton ha coraggiosamente dichiarato di riconoscersi nella presa posizione di Human Rights Watch, l’organizzatrice umanitaria che ha criticato Jean Todt e Stefano Domenicali per avere dato l’okay all’allestimento di un Gran Premio sul litorale di Gedda.

"Io non ho la verità in tasca ma qui non mi sento a mio agio – ha detto il sette volte campione del mondo –. Credo che anche l’automobilismo debba promuovere il rispetto dei diritti umani. Qui in Arabia ci sono ancora donne che stanno in prigione per avere osato guidare una macchina…".

Il principe Khalid bin Sultan al Faisal ha replicato così: "È giusto che Hamilton creda nei valori della sua cultura, che è diversa dalla nostra. Noi rispettiamo i sentimenti del campione".

Hamilton ha anche fatto sapere che, come già avvenuto in Qatar, userà un casco arcobaleno, per testimoniare il suo sostegno alla causa Lgbtq+.

In pista. Intanto cresce l’attesa per quello che potrà accadere sul nuovissimo tracciato cittadino.

I lavori per completare il circuito sono terminati in extremis. Non si sa che tipo di sorprese riserverà l’asfalto ai piloti.

Per questo saranno più importanti del solito le prove libere di oggi (prima sessione alle 14,30, seconda sessione alle 18, diretta Sky).

Dagli studi effettuati al simulatore, la pista si annuncia velocissima, più di qualsiasi altra cittadina. Si prevede una media oraria sul giro superiore ai 250 kmh e c’è addirittura una curva che si affronta ai 320 …

I numeri. Max Verstappen è arrivato a Gedda con otto punti di vantaggio su Hamilton. L’olandese potrebbe laurearsi già campione se domenica guadagnasse altre diciassette lunghezze sul rivale, ma nelle ultime due gare la Mercedes è stata nettamente superiore e domenica riavrà il super motore risparmiato in Qatar.

Sarà Lewis d’Arabia?