Mercoledì 24 Aprile 2024

La Lollo e la staffetta: exploit sul ghiaccio

Doppio argento Italia nella giornata d’esordio: Francesca nei 3.000, la “mista“ nello short track. Record Fontana: nona medaglia in 5 Giochi

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di Gianmario Bonzi

Lollobrividi e una Fontana di record. L’onda lunga di PyeongChang 2018 si propaga fino alla Cina e proprio il motto coreano di quattro anni fa, "Fuoco sul ghiaccio", viene buono anche oggi. Perché le prime due medaglie della spedizione italiana a Pechino 2022 arrivano dalla Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Mai l’Italia degli sport invernali si era messa al collo due allori nel primo giorno ufficiale alle Olimpiadi "bianche", da Chamonix 1924. Sono argenti, dal peso specifico enorme. Francesca Lollobrigida a 31 anni, dopo aver dominato nel pattinaggio a rotelle in passato, cancella il ricordo del 4° posto coreano nella mass start e chiude al posto d’onore in una gara storica del pattinaggio velocità su pista lunga, i 3.000 metri, portando in dote al nostro Paese la prima medaglia femminile in questo sport.

Lo fa nella stagione per lei più bella, ricca già di podi e successi tra Coppa del Mondo ed Europei, ma gestendo al meglio le energie. La gara è stata vinta dall’attesa olandese Irene Shouten, indiscussa favorita capace di stabilire anche il nuovo primato olimpico (3’56“930), ma il bello è che Lollo (seconda in 3’58“060 e attesa protagonista ancora su 1.500, 5.000m e soprattutto mass start) ha provato persino a vincere, stando davanti al "mostro sacro" tulipano per 6 giri su 8, per poi stringere i denti nel finale. "Un capolavoro, per me vale un oro – le sue parole di gioia –. Mi sono passati nella mente mio marito, la famiglia, la squadra. Adesso gioiscono, ma prima hanno sofferto insieme a me, da quando ho iniziato con un percorso non sempre in pianura, anzi, spesso in salita. Non posso che essere orgogliosa di me stessa".

Pochi minuti dopo, ecco l’altra gemma d’argento, nella gara nuova di zecca ai Giochi, la staffetta mista sui 2.000 metri short track. Arianna Fontana, Martina Valcepina, Andrea Cassinelli e uno strepitoso Pietro Sighel, degno erede della "saetta di Polaggia" e capace nel finale di attaccare anche la corazzata cinese (oro per 16 millesimi!), col contributo nei turni precedenti di Arianna Valcepina (sorella di Martina) e Yuri Confortola (35 anni, l’atleta più anziano a medaglia nel suo sport), conquistano un podio magnifico. Con questo argento Arianna Fontana diventa, a quota 9, l’atleta con più medaglie a cinque cerchi nella sua disciplina e Stefania Belmondo ormai è lì, a quota 10, l’azzurra con il maggior numero di podi ai Giochi Invernali. "Ai record non penso – dice Fontana – ma sì, ho suonato la nona sinfonia". Ha ancora a disposizione altre 4 gare per la storia. Siamo solo all’inizio. Ma è proprio il caso di dirlo: l’Italia ha rotto il ghiaccio. Alla grande.