Mercoledì 24 Aprile 2024

La Juve è Di Maria, ora i brividi d’Europa

A La Spezia Signora avanti con Kean, poi ci pensa il Fideo a mettere al sicuro tre punti sofferti. Giovedì a Nantes servirà molto di più

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spezia

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JUVENTUS

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Primo tempo: 0-1

SPEZIA (3-5-2): Dragowski (pt 25’ Marchetti); Amian, Ampadu, Nikolaou; Gyasi, Bourabia, Ekdal (st 34’ Caldara), Agudelo (st 14’ Nzola), Reca; Verde (st 34’ Maldini), Shomurodov. All. Lorieri

JUVENTUS (3-5-2): Perin; Danilo, Rugani, Alex Sandro; Cuadrado (st 1’ De Sciglio), Locatelli, Paredes (st 1’ Fagioli), Rabiot, Kostic (st 36’ Iling Jr); Kean (st 11’ Di Maria), Vlahovic (st 48’ Bonucci). All. Allegri

Arbitro: La Penna

Reti: pt 32’ Kean, st 21’ Di Maria

Note: ammoniti Locatelli, Agudelo, Fagioli, Reca. Angoli: 7-4 per lo Spezia. Recupero: 2’; 4’

di Paolo Grilli

Nonno Max si salva dalle critiche del nipotino, che non avrebbe accettato una vittoria solo di corto muso a La Spezia. Ma i tre punti raccolti al Picco non hanno un sapore molto diverso, frutto di una zampata per tempo e di una sottile sofferenza che i bianconeri non si sono fatti mancare per gran parte della gara contro i liguri.

La “Juve B“ scesa in campo ieri pomeriggio non era certo un ripiego aspettando l’appuntamento europeo di giovedì col Nantes, quanto piuttosto la possibilità fornita dall’abbondanza su cui Allegri, finalmente, può contare. Le riserve della Signora non hanno però fatto molto per stupire, e anche il gol di Kean non ha dato una scossa in una gara il cui canovaccio imponeva alla corazzata una concretezza con pochissime divagazioni.

Il gol della sicurezza di Di Maria, entrato da una decina di minuti, ha avuto i crismi della liberazione per una squadra che fatica a mostrare la propria classe anche in partite apparentemente agevoli.

Può bastare questo per Max, in attesa di una sfida col Nantes cui sono appese molte delle residue speranze stagionali e la maggior parte del suo credito di condottiero in questa stagione di tempesta.

La domenica pomeriggio non trascendentale dei bianconeri è stata l’occasione per vedere in campo anche il doppio regista, con Locatelli a impostare più baso e Paredes mezz’ala, ma era anche evidente l’intento di non andare fuori giri in vista dell’incontro di giovedì in Francia.

Gara di strappi ed errori, non di fiammate. Con Di Maria in panchina per quasi un’ora, nessun Superbonus da pescare per l’attacco bianconero. Anche perché la costruzione è scolastica, ordinata al limite del tedioso. Serve, appunto, il Fideo per mettere la partita sui binari della sicurezza. Arriva la terza vittoria di fila in campionato, sempre senza subire gol. La Juve è ufficialmente ripartita, pur volando a bassa quota.

Ma, si sa, in Europa serve anche altro e giovedì ci si gioca parecchio di questa stagione pazza e surreale, in cui l’obiettivo finale è sempre sub judice. Serve, magari, trovare il modo di innescare uno come Vlahovic, ieri quasi un comprimario, chiaramente in difficoltà se nessuno può lanciarlo e scommettere sulla sua potenza nell’uno contro uno.