Mercoledì 24 Aprile 2024

La Juve crolla in borsa e ora teme anche l’Uefa. Cobolli Gigli: "Quanto ci manca Marotta"

Dopo il meno quindici in classifica

Mentre l’ex presidente Cobolli Gigli rimpiange Marotta, mentre tutti aspettano di capire le motivazioni che hanno portato alla penalizzazione di quindici punti in classifica, ieri la Juventus ha affrontato anche il giudizio della Borsa, per la prima volta dopo la notizia della penalizzazione.

Non è un dettaglio secondario, visto che proprio dalle indagini della Consob si è riacceso un procedimento che era ormai da considerare archiviato. Ieri le azioni del club bianconero hanno pagato la situazione in modo pesante: all’inizio addirittura non riuscivano a fare il prezzo per eccesso di ribasso, alla fine della giornata il titolo ha chiuso in calo del 5,1% a 0,31 euro, dopo un minimo di seduta a quota 0,28. Molto forti gli scambi: solo ieri sono passati di mano 34 milioni di azioni della società bianconera, contro i 5,3 milioni di titoli scambiati venerdì.

Sul campo, la voce del giovane centrocampista Fagioli, protagonista contro l’Atalanta, ha espresso il sentimento che si vive al momento all’interno dello spogliatoio: "Non ci aspettavamo 15 punti, ma non possiamo farci niente. Dobbiamo solo scendere in campo e cercare di arrivare in Champions. La dirigenza combatterà per far togliere questa penalizzazione, ci hanno detto di stare tranquilli e di mettere ancora più passione in campo", ha detto Fagioli durante una diretta sul canale Twitch del club bianconero.

Chi è molto realista è l’ex presidente della Juventus Giovanni Cobolli Gigli, secondo il quale la società deve aspettarsi "un atteggiamento rigido della Uefa. Evelina Christillin, membro del consiglio Fifa in quota Uefa e tifosa della Juve, ha detto che è una botta pesante, che bisogna ripartire a testa bassa, ma anche lei ha fatto presente che sono state fatte una serie di cose che l’hanno indotta a prendere le distanze dalla dirigenza della Juve. Quindi è chiaro – ha detto Cobolli Gigli ai microfoni di Radio anch’io sport – che sono state fatte delle cose che non dovevano essere fatte e che è mancata una persona importante come Marotta. Non voglio divinizzarlo, ma era in grado di gestire bene il settore sportivo".