Riccardo
Galli
Ma quanta rabbia fa quel miracolo al contrario che sta riuscendo all’Italia della MotoGp. Dai, siamo chiari, nell’anno in cui non c’è quel mostro di Marquez, il pacchetto dei nostri piloti rischia di uscire del tutto di scena dalla caccia al Mondiale. Con l’aggravante di far andare il titolo ancora laggiù, in Spagna. Dovizioso, Morbidelli e Rossi avevano – e avranno ancora? – un’occasione micidiale. E invece ogni volta che è in arrivo il momento giusto per tentare lo scatto tutto finisce in fumo. O nelle ghiaia. E’ stato così ieri per Dovi e Vale, mentre Morbido ha sbagliato la gestione della gara.
Insomma, per un errore o una botta di sfiga che sia, Gp dopo Gp, l’Italia sta perdendo il treno del titolo. Poteva succedere? Certo, le corse non sono una formula matematica e non era scritto da nessuna parte che senza Re Marc, lo scettro 2020 sarebbe arrivato in Italia. Ma rabbia e delusione nascono altrove. Nel fatto, ad esempio, che chi comanda in queste ore, Quartararo, Rins e Vinales, non sono dei leoni indomabili. Bravi piloti sì, ma nessuno ha le carte del genio nascoste in chissà quale tasca. Ecco perchè per Dovi o Vale era (e sarebbe) quasi un obbligo tenerli alle spalle.