E poi c’è l’altra Italia. Quella cui rende idealmente omaggio Giovanni Malagò. Il presidente del coni è in visita ai box: "È bello che da qui, attraverso il Gran Premio, parta un messaggio di speranza. Addolora l’assenza del pubblico ma è importante dimostrare che siamo in grado, come Paese, di organizzare eventi prestigiosi. Sono grato a Stefano Domenicali per avere riportato qui la Formula Uno, avere un italiano al posto che fu di Bernie Ecclestone è un motivo di orgoglio".
Ex Minardi. In pista va molto forte, nonostante alcuni problemi tecnici, la monoposto di Faenza. Oggi si chiama Alpha Tauri, ma è la ex Minardi, base e strutture a pochi chilometri dal circuito.
Il team satellite della Red Bull conquista il terzo tempo di giornata con Pierre Gasly. Al francese, grande tifoso del Psg, hanno fatto bene gli auguri di Pochettino, il tecnico argentino della squadra parigina.
Gasly è l’ultimo vincitore di Monza. Sotto sotto, accarezza l’idea di un clamoroso bis tra le curve di Imola. Chissà...
L’Alfa. Ieri ha ben figurato anche l’Alfa Romeo. L’unico pilota italiano in lizza, Antonio Giovinazzi, si è inserito nella top ten, firmando il nono tempo. Più lontano il compagno di squadra, il veterano Kimi Raikkonen.
"Rispetto al 2020 stiamo facendo progressi consistenti – ha spiegato Giovinazzi –. È ancora presto per dire dove possiamo arrivare nell’arco della stagione. Ma qui a Imola spero di poter prendere punti. Per un italiano come me questo circuito riveste un significato particolare, sono cresciuto sognando di gareggiare qui".
L.T.