Giovedì 25 Aprile 2024

Inter testa alla Juve, il Bayern ne approfitta

Inzaghi risparmia i giocatori ma rischia di passare con un mezzo rigore di Manè: poi Pavard e Choupo-Moting replicano l’andata

Mattia Todisco

Finisce con una sconfitta a Monaco di Baviera la fase a gironi dell’Inter, che perde 2-0 in casa del Bayern in una gara ininfluente ai fini del passaggio del turno. Segnano Pavard e Choupo-Moting, sancendo per la terza volta negli ultimi quattro anni l’en-plein di punti per i tedeschi nelle sei gare del raggruppamento. Inzaghi chiude al secondo posto, ne era certo già prima della gara, dando spazio a qualche calciatore che ne aveva bisogno e preservando una buona fetta di possibili protagonisti domenica prossima contro la Juventus. Con la qualificazione già in tasca, le due squadre si presentano con schieramenti molto sperimentali. Tra i titolari abituali dell’Inter c’è Barella, che per due volte tenta la conclusione dalla distanza e nel secondo caso trova le mani in area di Mané: secondo l’arbitro sono per proteggersi il volto, nonostante le proteste di Inzaghi e il richiamo del Var a rivedere l’azione all’on-field review. C’è anche Martinez, a cui dice male in entrambi i lati del campo. Manda alto un pallone a porta vuota servitogli da Gosens e su azione da corner si perde Pavard, implacabile di testa per il vantaggio di casa. L’attaccante scivola mentre è in marcatura, una scena che si vede spesso da parte degli uomini di Inzaghi, il cui primo problema è di equilibrio su un terreno di gioco innaffiato a dismisura nel pre-gara. Acerbi trova la rete, ma in fuorigioco, in avvio di ripresa. Capita lo stesso a Choupo-Moting, dopo che Inzaghi ha già messo mano alla panchina per inserire Dzeko, Calhanoglu e Mkhitaryan. Il camerunese firma un bellissimo 2-0 centrando l’incrocio dai 25 metri poco prima di andare a sedersi in panchina. Nell’Inter debutta anche Valentin Carboni, figlio d’arte, classe 2005 che entra assieme a Skriniar per disputare l’ultimo quarto d’ora. Anche Nagelsmann attinge alla panchina, mischiando i top della squadra (Davies, Musiala, Gnabry) a un paio di giovanissimi come Wanner o Tel. Riguardo al futuro di Skriniar, la notizia la dà l’amministratore delegato Beppe Marotta nel pre-partita. "Spero tanto e sono molto ottimista per una conclusione della negoziazione entro il 13 novembre. Ci sono presupposti positivi per dirlo", afferma il dirigente, il cui intento è arrivare al Mondiale con in mano il rinnovo del difensore.