Mercoledì 24 Aprile 2024

Inter, il sogno resiste: con capitan Handa

Inzaghi prova a recuperare il portiere per Udine, oggi il test decisivo. Il club è con il tecnico ed è pronto un adeguamento del contratto

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di Mattia Todisco

Non resta che la speranza, nelle proprie capacità e in quelle delle avversarie del Milan. Il finale di campionato dell’Inter sarà rivolto a un duplice aspetto, la concentrazione sulle partite da giocare sarà il primo da curare. È un dato di fatto, acquisito, che non potrà bastare se i rivali non cadranno almeno una volta. Ci sono condizioni per cui è lecito non alzare bandiera bianca. Riguardano in primo luogo quel che i nerazzurri hanno fatto di recente, compresa la partita di Bologna. Dominata, 26 conclusioni a 5 concedendo un solo tiro pericoloso (quello dell’1-1) prima del clamoroso errore di Radu.

Bisogna mettere a posto il mirino, fattore che ha già inciso in questa stagione durante il periodo nero di febbraio-marzo, ma quella di Inzaghi tutto è sembrata fuorché una formazione in crisi. Se reggerà psicologicamente il colpo e replicherà (aggiungendo un pizzico di cinismo) la prova di mercoledì le chance di battere l’Udinese ci sono. Inzaghi domani dovrebbe recuperare Handanovic e anche questo è motivo per rallegrarsi. Nessuno in spogliatoio ha fatto mancare un gesto di vicinanza a Radu, per quanto l’errore fosse marchiano. Non sarà facile riprendersi, particolarmente a stretto giro di posta. Per questo riuscire a recuperare il capitano tra i pali è fondamentale, tecnicamente e psicologicamente. Serve l’esperienza del leader, pur criticato negli ultimi anni ha una scorza superiore a quella del giovane compagno di squadra ed è abituato a giocare, cosa che al rumeno ha fatto difetto.

Terzo aspetto da valutare: il campionato in corso ha avuto continui saliscendi per tutte. Il Milan ha lasciato punti per strada tanto quanto l’Inter, può permettersi un pareggio in quattro gare ed è un vantaggio non da poco, ma ogni squadra ha avuto enormi difficoltà nel girone di ritorno a tenere un certo ritmo. Dall’altro lato, i nerazzurri dovranno fare il loro e hanno subito quello che è lo scoglio più difficile da superare, calendario alla mano. Quella di Udine è una trasferta complessa, i bianconeri vengono da un 4-0 rifilato a domicilio alla Fiorentina, stanno atleticamente benissimo e non hanno alcuna pressione sulle spalle.

Dopo il Friuli bisognerà affrontare Empoli, Cagliari e Sampdoria. Le ultime due vivono una condizione complicata che può peggiorare o migliorare a seconda di come andrà il prossimo turno. Difficilmente si salveranno con ampio anticipo, ma hanno valori ad oggi molto al di sotto rispetto all’Inter. Al di là di quelli calcistici, nel rush finale dovranno emergere quelli umani, di resilienza di fronte alle difficoltà. Che al di là del recupero di Handanovic saranno legate all’assenza per squalifica di Calhanoglu e a quella per infortunio di Bastoni. Il punto su cui conta Inzaghi è il carattere vincente acquisito un anno fa con la vittoria dello scudetto. La mentalità sottolineata più volte da Marotta nei suoi interventi, non ultimo quello all’evento di giovedì al Meazza.

Ultimo ma non ultimo, la dirigenza ha dato tranquillità al proprio tecnico. Non si può non avvertire un pizzico di tensione quando ci si giocano scudetto e Coppa Italia in poche settimane, per contro è molto peggio dover lavorare e prendere delle decisioni quando non conosci il tuo destino. Inzaghi lo sa, molto probabilmente resterà in sella e gli verrà adeguato il contratto oggi in scadenza nel 2023. Nel calcio nulla è certo, ma il rapporto con Zhang è ancora molto solido. Abbastanza da intravedere un’annata ancora sulla stessa panchina a partire dal ritiro di luglio.