Venerdì 26 Aprile 2024

Corsa a ostacoli, in 50mila tra sudore e fango

Il 5 e 6 ottobre tappa finale della gara a ostacoli più partecipata in Italia. In palio il titolo italiano e la qualificazione ai mondiali

Una atleta in competizione

Una atleta in competizione

Firenze, 12 settembre 2019 - Nel 2019 Inferno festeggia i suoi primi 5 anni di storia con un’adrenalinica stagione in tre tappe, che volgerà al termine il 5 e 6 ottobre con Inferno Mud, storica edizione fangosa dell’Ocr (acronimo di obstacle course race - corsa a ostacoli) italiana più partecipata nel nostro Paese. Il circuito, con cui tantissimi obstacle runner hanno sfidato se stessi nel superare i propri limiti, ha avuto inizio a gennaio con l’edizione winter Inferno Snow a Prato Nevoso per proseguire a maggio all’Idroscalo di Milano con Inferno City water edition. Nel 2014 Inferno è stata la prima corsa a ostacoli totalmente italiana ad essere organizzata nel nostro Paese, dopo alcune sperimentazioni da parte di organizzazioni estere. Nata con uno spirito goliardico dalla passione di un gruppo di amici fiorentini, che si sono lasciati ispirare dalla cultura dantesca della propria città, Inferno ha contribuito negli anni alla nascita e alla crescita del movimento Ocr nazionale, passato in tutta Italia dai 15mila partecipanti nel 2015, ai 34mila nel 2016, fino agli oltre 45mila nel 2018. Inferno, infatti, non mette alla prova solo atleti competitivi ma anche amatori e sportivi, che in tutte le tappe possono gareggiare sugli stessi percorsi in batterie open. Un movimento sportivo in continua evoluzione che, attraverso il coordinamento della Fiocr -Federazione Italiana Ocr, sta lavorando anche al riconoscimento della disciplina.

Sabato 5 ottobre, dunque, al Norcenni Girasole Village (a Figline Valdarno, Firenze), in campo runner da tutta la penisola per la Standard Course con un percorso di 12 km, tra vigneti e colline, disseminati di oltre 30 ostacoli dai nomi rigorosamente danteschi, da Malebolge a Lucifero, passando per Conte Ugolino e Antenora. La gara, aperta dai 16 anni di età, è tappa finale del Campionato italiano Ocr e decreterà i Campioni nazionali assoluti, Age Group e Team di corse a ostacoli, oltre ad attribuire le qualifiche ai Campionati europei (che si terranno in Italia dall’11 al 14 giugno 2020 in Val di Fiemme) e Mondiali. Domenica 6 ottobre sarà dedicata allo sprint con la Short Course, aperta dai 13 anni, su una distanza di 4 km e oltre 20 ostacoli, qualificante ai Mondiali. Al termine della due giorni saranno incoronati anche i vincitori delle Inferno series 2019.

LA TIPOLOGIA DI GARA

Inferno richiede una preparazione varia e completa: alla corsa, su percorsi misti, di vari dislivelli e lunghezze (dalla Short di 4 km alla Standard fino a 12 km), unisce il superamento di ostacoli naturali e artificiali, come prove di agilità, equilibrio, forza, resistenza, sospensione. Oltre a muri di differenti altezze e inclinazioni da scavalcare, ad esempio, gli atleti si trovano a trasportare o trascinare pesi, percorrere funi o assi di equilibrio, superare tratti di tracciato a nuoto oppure ostacoli in sospensione, appendendosi a corde, bastoni, pioli e reti.

IL REGOLAMENTO

Le 'bolge' competitive sono normate dal sistema dei braccialetti, in linea con i regolamenti europei, che rende il superamento degli ostacoli fondamentale. Ogni atleta corre con 3 braccialetti per altrettanti ostacoli da poter fallire: la rinuncia al superamento di un ostacolo, dopo infiniti tentativi a disposizione, porta al taglio di un braccialetto. Per la classifica la priorità viene data a chi all’arrivo ha il maggior numero di braccialetti, insieme al miglior tempo. Nelle 'bolge' non competitive, invece, i partecipanti non hanno obbligo di superamento dell’ostacolo, che possono tentare infinite volte. Inoltre possono dare e ricevere aiuto, non solo dai propri compagni di squadra.

GLI OSTACOLI

Si va dal Malebolge, muri di diversa altezza e inclinazione, spesso affrontati con gambe affaticate dalla corsa, al Lucifero, un ostacolo in sospensione da affrontare rimanendo appesi a prese e appigli di varie forme e dimensioni (coni, sfere, barre, corde, etc) senza mai appoggiare a terra i piedi, fino al tocco della campanella, per poi proseguire nella corsa. C'è poi Plutone: l’obiettivo è arrampicarsi fino alla cima della corda e suonare la campana, a circa 4 m d’altezza. E ancora, il Limbo: una rampa ripidissima, simile a quella utilizzata nello skateboard. L’obiettivo è arrivare ad aggrapparsi con le mani alla sommità, per poi riuscire con una trazione a portarsi sopra di essa.

ANCHE I VIP

Sempre più frequente la presenza delle donne. Fedelissima a Inferno, Rocio Rodriguez, atleta del Team Inferno e moglie del calciatore Borja Valero. Tra le prime a cimentarsi nell’impresa dantesca la showgirl Justine Mattera, così come la conduttrice Federica Torti e le ex veline Marina Graziani e Ludovica Frasca. Tra gli uomini, le partecipazioni degli ex calciatori Paolo Di Canio e Cristian Chivu, dell'ultramaratoneta Michele Graglia e dello scrittore Folco Terzani.