Venerdì 26 Aprile 2024

Il tempo giusto per lasciare

Leo Turrini

unicità di Roger Federer in questo sta: che tutti, ma proprio tutto, anche chi come me nulla sa di tennis, beh, ecco, tutti si sentono autorizzati a spendere parole sul personaggio, sul campione, sulla icona multimediale.

Certamente per effetto della rivoluzione digitale, mai nella storia moderna dello sport c’era stato un Addio, con la maiuscola, tanto raccontato e celebrato. Alla fine della fiera, negli ultimi vent’anni tutti almeno una volta abbiamo dato un’occhiata alle movenze del fuoriclasse svizzero: dunque emotivamente avvertiamo la sua uscita di scena alla stregua di una perdita collettiva. Possiamo francamente infischiarcene della perfezione di un rovescio, ma non ci perdoneremmo mai se oggi ignorassimo The Last Show, il doppio che Federer giocherà in coppia con l’amico rivale Nadal nella manifestazione dedicata a Rod Laver.

Ora, sommessamente io credo che al consolidamento del mito di Roger l’elvetico abbia contribuito anche lo stile nel… trapasso agonistico. Qui ci sono state risparmiate le penose agonie, il trascinarsi da una sconfitta all’altra, l’abbandonarsi alla tentazione della nostalgia canaglia.

Sapete, ci vuole (ci vorrebbe, mettiamola così) classe anche nella scelta dello stop. Nello sport come nella vita. Niente di peggio del rendersi patetici, quando si è stati grandi.

Segue all’interno