Mercoledì 24 Aprile 2024

Il ct Bennati: "Sono qui per vincere il mondiale" E Villa raddoppia

Chissà se la rivoluzione tecnica voluta dal nuovo corso federale riuscirà a mantenere il ritmo vincente della passata gestione: se il nostro ciclismo ha finito di raccogliere medaglie appena una settimana fa a Roubaix è merito del lavoro di Davide Cassani e di chi, come Di Rocco, gli ha dato fiducia. Lo ricordano in tanti, da chi ha collaborato con l’ex coordinatore azzurro a chi, come Antonio Rossi, è stato fuoriclasse nello sport prima di darsi alla politica. Lo ricordano anche i risultati, ovviamente: a chi si mette in viaggio adesso, l’onore (e l’onere) di ripeterli, se non di migliorarli.

Involontariamente, è proprio Cassani a dare il via alla sfilata del rinnovato staff del presidente Dagnoni, augurando via twitter le migliori fortune a chi gli subentra, Daniele Bennati, 41 anni, già regista delle sue Nazionali. "So di non avere la bacchetta magica, ma ho come obiettivo di riportare in Italia il mondiale. Ho ottimi rapporti con tutti i corridori, ma convocherò solo chi lo merita", il biglietto da visita del ct toscano della strada, al debutto in ammiraglia.

Bennati è il dopo Cassani in un organico ridisegnato per rompere col passato, anche se qualche pezzo forte è rimasto: Marco Villa raddoppierà le fatiche in pista lavorando anche con le donne, Marino Amadori guiderà ancora gli under 23 a furor di popolo dilettantistico. Le novità, peraltro annunciate, sono Paolo Sangalli con l’aiuto di Rossella Callovi per stradiste e junior, Rino De Candido al paralimpici, il primatista di medaglie Dino Salvoldi dirottato sugli juniores, mentre Massimo Ghirotto sarà l’uomo di raccordo nel fuoristrada. Non una novità, invece, che il velodromo di Montichiari chiuda per restauro: cinque-sei mesi almeno, per Ganna e compagni il vagabondaggio per allenarsi sarà più lungo del previsto.

Angelo Costa