Mercoledì 24 Aprile 2024

Ibra in nazionale a 41 anni, caccia al record

Il ct della Svezia lo ha convocato per le prossime partite: "Zlatan è unico, ci dà personalità ed esperienza anche quando non gioca"

di Ilaria Checchi

Ibrahimovic l’immortale. Il campione del Milan, a 41 anni e 148 giorni, taglia l’ennesimo traguardo della sua infinita carriera: il ct della Nazionale svedese, Janne Andersson, l’ha infatti convocato per le sfide contro Belgio e Azerbaigian dei prossimi 24 e 27 marzo, valide per le qualificazioni a Euro 2024. E ora l’obiettivo diventa chiaro: in caso di gol con la maglia della Svezia, Ibra si piazzerebbe alle spalle del camerunense Roger Milla (andato a segno ai Mondiali di Stati Uniti 1994, all’età di 42 anni e 133 giorni) e all’inglese Stanley Matthews (41 anni e 138 giorni), nella classifica dei marcatori più anziani della storia con la maglia della nazionale. Anche se il termine non si addice assolutamente a un giocatore che, dopo l’ennesimo brutto infortunio subìto in carriera, sta dimostrando come l’età sia davvero soltanto un numero scritto sulla carta d’identità.

Il calcio per Ibra è da sempre adrenalina pura, la scintilla capace di accenderlo e di fargli superare anche i momenti più duri, come quelli vissuti nella lunga convalescenza in seguito all’operazione al ginocchio fatta lo scorso maggio che l’ha tenuto lontano dai campi fino a febbraio: dal 2001 (anno dell’esordio in Nazionale) a oggi, la convocazione con la sua selezione è la riprova che il duro lavoro paga sempre e, dopo l’ultima presenza del 29 marzo 2022 contro la Polonia, Ibra è pronto a lasciare il segno, se non in termini di gol quanto meno come trascinatore del gruppo nordeuropeo, come confermato dallo stesso allenatore.

"Anche se non può giocare titolare, potrebbe dare molto in termini di personalità e di leadership. Siamo stati in contatto anche durante il suo infortunio, ora sta bene e può dare il proprio contributo in campo. Anche a livello di personalità ed esperienza aggiunge molto alla squadra. In questo senso è un giocatore unico", ha detto Andersson, pronto a dare il giusto spazio al numero 11 rossonero, seguendo la falsa riga della gestione portata avanti da Pioli: negli ultimi tre match Zlatan ha vissuto spezzoni di partite, sfiorando il gol contro la Salernitana lunedì sera, ma è possibile che sabato, in casa dell’Udinese, lo svedese possa trovare maggiore spazio considerata l’assenza per squalifica di Giroud.

Un ulteriore motivo di soddisfazione, infine, arriva anche in merito al suo personalissimo rapporto con la tifoseria svedese, da alcuni anni non proprio "amichevole" nei confronti di Ibrahimovic e arrivata ad affermare che la Nazionale giocasse meglio senza il campione di Malmo. Proprio nella sua città natale la statua che lo raffigura, posta davanti allo stadio cittadino era stata prima sfregiata e infine abbattuta: a provocare l’ira dei tifosi svedesi nei confronti dell’ex idolo era stato l’annuncio che il giocatore aveva acquistato quote societarie dell’Hammarby, club rivale di Stoccolma.

Oggi, a 41 anni e cinque mesi, l’eterno Zlatan ha zittito tutti facendo parlare i fatti e, i prossimi 24 e 27 marzo, sarà il campo ad emettere il suo giudizio irrevocabile e magari a regalarsi altri record.