Mercoledì 24 Aprile 2024

Gioia Inzaghi: "Lo scudetto? Pensiamo a noi"

Vittoria-bis dopo la Supercoppa. L’amarezza di Pioli: "Palla da gestire meglio, Leao fuori perché non abbiamo più le distanze di prima"

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di Mattia Todisco

"Abbiamo stradominato, vincere due derby in poco tempo è una grandissima soddisfazione". Simone Inzaghi si presenta felice ben oltre il punteggio minimo con cui l’Inter ottiene la vittoria, quando a fine partita si presenta per commentare la gara. "Venivamo da una partita ottima con l’Atalanta, ho ribadito i concetti alla squadra al di là degli avversari. Vincere così fa molto piacere", aggiunge. L’attualità impone di parlare della questione capitano, la fascia passata da Skriniar a Martinez, autore del gol partita. "Da un anno a questa parte gioca a livelli strepitosi – dice Inzaghi dell’argentino – nonostante non sia riuscito a dargli riposo. Parlare solo di lui però sarebbe riduttivo. Questa è stata una gara in cui è stato un piacere vedere i miei in campo, l’unica pecca è non averla chiusa. Uno sguardo allo scudetto? Guardiamo a noi stessi...".

Di Skriniar parla invece in primis Beppe Marotta nel pre-partita. "C’è un po’ di tristezza perché potevamo gestire meglio la situazione – è il commento dell’ad –. Lui è un professionista, fa le scelte che vuole. Non gli abbiamo dato la fascia di capitano perché ci sono valori importanti che vanno condivisi. Se non ci sono, non si può indossare. È un provvedimento severo, ma per il resto Milan deve giocare facendo gli interessi della società e dei tifosi che credono in lui. Ormai il nostro è diventato un campionato di seconda fascia, di transizione; dobbiamo abituarci a vedere i giocatori andare altrove".

Per contro in casa Milan si riflette su mancanze tecniche in una gara nella quale Onana, portiere nerazzurro, non ha mai corso un pericolo. "Volevamo essere più compatti in difesa, abbiamo aspettato di più gli avversari ma poi con la palla dovevamo gestire meglio – commenta Pioli – Ci siamo fatti trovare ancora una volta impreparati sulla palla inattiva quando stavamo giocando bene di squadra pur non riuscendo a essere pericolosi in avanti. Il cambio di modulo? Ci abbiamo lavorato con convinzione perché è chiaro che ultimamente non siamo stati compatti. Non volevamo solo una gara difensiva e questo è stato il nostro errore. Nel secondo tempo abbiamo dimostrato di poter giocare ancora un calcio più offensivo".

Per la seconda volta di fila è rimasto inizialmente in panchina Leao. "Sono sicuro che se avessimo giocato il nostro calcio saremmo andati ancora più in difficoltà perché non abbiamo le distanze che avevamo prima", spiega ancora il tecnico ora alla ricerca di un Milan come quello, non troppo lontano nel tempo, che macinava gioco e punti.